IL NOSTRO TERRIFICANTE E “RIMANDATISSIMO” PRIMO CONCERTO
11, Jul, 2011DOPO AVER FATTO UNA POSSIBILE CLASSIFICA DELLE NOSTRE PEGGIORI SERATE, QUESTA RIMANE FINORA LA PEGGIORE DI SEMPRE. SARA’ CHE ERA IL PRIMO CONCERTO, SARA’ CHE C’ERAVAMO PREPARATI SOPRATTUTTO E QUASI SOLO SULLE COSE DA BERE PRIMA DELL’INIZIO, SARA’ CHE ERAVAMO MENO RINCOGLIONITI DI ORA MA GIA’ ABBASTANZA IMBECILLI, SARA’ CHE FACEVAMO VERAMENTE SCHIFO.
DOBBIAMO TORNARE A PIU’ DI “TROPPI” ANNI FA, AVEVAMO GIA’ SUONATO IN ALTRE BANDS IN PRECEDENZA, QUESTO NON DOVEVA ESSERE IL NOSTRO “VERO” DEBUTTO LIVE COME RODEO CLOWN, AVVENUTO IN VERITA’ ALLA FINE DI UN CONCERTO DI UN’ALTRA BAND SASSARESE ADORATA DAI GIOVINASTRI “PUNK ROCK” DELL’EPOCA E POI SCIOLTASI PER PROBLEMI INTERNI DI IMBECILLITA’ VARIA.
EH SI’ CARI GREEN DAY NON SAPETE MINIMAMENTE CHE AVETE RISCHIATO, SE SOLO LA SUDDETTA BAND SASSARESE AVESSE CONTINUATO.
SALITI SUL PALCO DOPO LA FINE DEL LORO CONCERTO C’ERAVAMO MESSI A RAGLIARE QUALCHE COVER DI BAND CALIFORNIANE DI PUNK ROCK.
NON C’ERA NESSUNO SE NON IL BARISTA E QUALCHE MEMBRO DELLA BAND DELLA SERA CHE NON EBBE IL CORAGGIO DI FARCI SCENDERE DAL PALCO PER LA PENA, O SEMPLICEMENTE TEMEVA PER GLI AMPLIFICATORI, NOI ERAVAMO GIA’ IN CALIFORNIA, IL BARISTA NO, QUINDI CON UN URLACCIO STILE TARZAN CI FECE SMETTERE DI MOLESTARE IMPUNEMENTE GLI STRUMENTI ALTRUI.
CHE SCONFITTA.
STAVAMO ASPETTANDO TANTO TREPIDAMENTE QUESTO PRIMO CONCERTO CHE NON ARRIVAVA MAI.
FACEVAMO CAGARE MA C’ERA GENTE CHE SUONAVA ANCHE PEGGIO DI NOI.
TUTT’ORA CREDO CHE SIA COSI’.
OK NON CI PERDEVAMO D’ANIMO PASSA POCO TEMPO E DOVEVAMO GIA’ SUONARE IN ALTRI DUE POSTI AMBITISSIMI:
IL PRIMO CONCERTO LO STAVAMO QUASI ORGANIZZANDO NOI, AD ALGHERO, INSIEME AD UN PERSONAGGIO MUSICALE DI SASSARI NOTO “BUTTONE” (LEGGI “COGLIONE” MA CON TANTA, TAANTA SIMPATIA), UNA BAND OI! CHE POI TORNERA’ NELLA NOSTRA STORIA E ALTRE BAND TERRIBILMENTE SFIGATE COME LA NOSTRA.
ANDO’ A FINIRE CHE “BUTTONE” FECE CASINO: TEMENDO DEFEZIONI TRA I GRUPPI E TEMENDO PER LE SUE “TRECENTO CARTE” AGOGNATE CHIAMO’ PIU’ “COMPLESSI” DI QUANTI NE POTESSERO SUONARE LA SERA.
SI INFILARONO ALTRE TRE BAND DI COSI’ DETTO “GRUNGE“, GENERE MAI NATO E GIA’ MORTO NEL ‘97, TENUTO IN VITA IN QUEL DI SASSARI GRAZIE ALLA SINTETIZZAZIONE DEL DNA DEI PEARL JAM (CHE PERSONALMENTE PENSO CHE ABBIANO FATTO PIU’ DANNI CHE BUONE CANZONI) TRAPIANTATO IN DINOSAURI LOCALI CHE HANNO VAGATO PER I PALCHI DELLA CITTA’ SINO A QUALCHE ANNO FA PRIMA DI ESTINGUERSI COME ERA GIUSTO CHE FOSSE.
QUALCUNO IN UNA PUNTATA DI VOYAGER GIURAVA CHE DI NOTTE ESCANO DAI LORO RIFUGI E AL BANCONE DEI PIU’ BAR PUZZINOSI DEL CENTRO STORICO SI METTANO A CIARLARE SUL FATTO CHE DOPO “TEN” DEI GIA’ NOMINATI P.J. NON ESISTE PIU’ NULLA.
QUINDI COME DICEVO LA NOSTRA ESIBIZIONE SALTO’ E NOI PER L’ENNESIMA VOLTA CE LA PIGLIAMMO IN CULO E RIMANEMMO A GUARDARE LE ALTRE BAND CHE SUONAVANO AL NOSTRO POSTO.
DALL’ALTRA PARTE DELLA STRADA.
DOPO QUARANTA MINUTI DI MACCHINA.
NON AVEVAMO LA PATENTE.
CI AVEVANO DATO IL PASSAGGIO.
NO!!! BASTARDI!!! DOVEVAMO SUONARE NOI!!!
DAVANTI A QUELLE QUINDICI PERSONE CI DOVEVAMO ESIBIRE NOI!
IL NOSTRO FANTOMATICO PRIMO SHOW!!!! CHISSA’ QUANTI DISCHI CI AVREBBERO FATTO REGISTRARE, QUANTE ETICHETTE CI AVREBBERO CONTESO, QUANTE RAGAZZE CI AVREBBERO CONTESO!
PER IL MOMENTO CI GODEVAMO QUEST’ENNESIMA SCONFITTA.
ERA LA PRASSI CHE LE SOLITE BAND FACESSERO DI TUTTO PER NON FARE SUONARE LE “ALTRE”, ERA UN PERIODO MITICO.
NON CI SI AIUTAVA PER ESSERE SEMPRE UNO PEGGIO DELL’ALTRO.
ANCORA DI PIU’ SE SI ERA AMICI.
COSI’, SOLO PER POTERCENE VANTARE OGGI.
IL SECONDO CONCERTO ERA “L’EVENTO” DI FINE ANNO SCOLASTICO AI “RAGIONIERI” MA ARRIVATI IN PALESTRA, IL SOLERTE ORGANIZZATORE CI DISSE CHE AVEVAMO PAGATO L’ISCRIZIONE TROPPO TARDI, CI AVEVA RIDATO I SOLDI POCO PRIMA DI SALIRE SUL PALCO ADDIRITTURA ALTO MEZZO METRO!
TUTTO QUESTO MENTRE STAVAMO SCIOGLIENDO I MUSCOLI COME MARATONETI.
NO!
CAZZO AVEVAMO GIA’ APPESO LA LOCANDINA (PRONTA DA MESI), CHIAMATO GLI AMICI, LA NONNA, I CUGINI, I VICINI DI CASA… MERDA!!!
DOVEVA MORIRE!!!
AVEVAMO LE CRAVATTE…
BASTARDO… IL NOSTRO SHOW!
CHISSA’ QUANTE RAGAZZE AVREMMO BACIATO SE SOLO AVESSIMO SUONATO!
ALMENO UNA, ANCHE SVENUTA, VOMITATA!!!
ALLORA GIRANDO LE SPALLE GLI AVEVAMO TIRATO LE NOVEMILA LIRE DELL’ISCRIZIONE ADDOSSO.
(POI LE ABBIAMO RACCOLTE)
NON SAPRANNO MAI CHE COSA SI SONO PERSI.
C’ERA STATO IMPEDITO DI SUONARE DAGLI STESSI CHE CI AVEVANO INVITATO.
IN VERITA’ SI SEPPE CHE AVEVANO PAURA DEL PUNK ROCK AND ROLL IN STATO EMBRIONALE CHE CI STAVA CRESCENDO DENTRO.
ANZI, FORSE GLI STAVAMO GIA’ SUL CAZZO.
PIU’ POSSIBILE COME POSSIBILITA’.
TOGLIETE QUEL “FORSE”.
DISPERATI CI SIAMO DATI ALLA COMPOSIZIONE ESTREMA DI BRANI DI SICURO NON INDIMENTICABILI (DOPPIA NEGAZIONE, AFFERMAZIONE), AVENDO ANCORA UN’ETA’ NON AVANZATA MA FINGENDO DI AVERNE ANCORA MENO E SOGNANDO DI AVER ABUSATO DEL NOSTRO CORPO PER NOTTATE DIMENTICABILI TRA BEVUTE OLIMPIONICHE E FESTE DI CHISSA’ QUALI PERSONAGGI E GRUPPI MUSICALI, LOCALI FUMOSI, DROGA, SURF, SKATE, SESSO E ROCK AND ROLL… IN QUEL PERIODO VIVEVAMO IL GRUPPO PENSANDO DI ESSERE PROPRIAMENTE IN CALIFORNIA E COMPORTANDOCI IN MODO TALE.
ERAVAMO COME GIA’ DETTO “METALLARI” CIOE’ CON DUE CHITARRE, GIGIO E COSTANTINO (DETTO PASSEGGINO) E PIETRO (NOTO PEDRO O PIERO NOTO BANCONOTA), JOE (NOTO PAPEROGA) AL BASSO, CANTAVAMO IN TRE, COME I BEE GEES.
L’UNICA COSA POSITIVA ERA IL FATTO CHE AVEVAMO UNA VOCE DI TONALITA’ PIU’ ALTA RISPETTO A QUELLA CHE ORAMAI ABBIAMO.
CI CHIAMANO FINALMENTE, DOBBIAMO SUONARE CON UN GRUPPO DI FATTONI AD UNA FESTA DI CARNEVALE, FINALMENTE IL NOSTRO PRIMO CONCERTO COME RODEOCLOWN.
ARRIVIAMO ALLA FESTA, UN CAPANNONE DOVE PRIMA SI ALLEVAVANO LE GALLINE.
SI’ UN POLLAIO.
PARCHEGGIAMO.
SI SENTE SULLA STRADA MUSICA TECHNO A PALLA.
INIZIAMO BENE.
GENTE SVENUTA ALL’USCITA, GENTE SVENUTA ALL’INTERNO, GENTE SBALLATISSIMA CHE BEVE INTRUGLI E FUMA DA STRANI ALAMBICCHI CHE SEMBRANO TELESCOPI, SI INGOIANO CAPSULE CONTENTI PASTI PER VIAGGI SPAZIALI COME FANNO I PIU’ ARDITI COSMONAUTI DALLA META’ DEL SECOLO SCORSO.
TRE-QUATTRO NONMORTI BALLANO O BARCOLLANO FUORI TEMPO O DICIAMO CHE FANNO TUTT’E DUE LE COSE INSIEME. LO FANNO BENISSIMO.
POCHE RAGAZZE, BRUTTISSIME, ANCHE QUELLE SVENUTE TUTTE VOMITATE.
IN TUTTO CI SARANNO UNA TRENTINA DI PERSONE, IL CONCERTO DEL SECOLO.
C’E’ UN PALCHETTO, CIOE’ GLI AMPLIFICATORI SONO SU DELLE PEDANE DI LEGNO, QUELLE DA CARICO, RIMASUGLI DEL PASSATO NON REMOTISSIMO DEL CAPANNONE.
CI ACCOGONO I DUE TERZI DELLA BAND CHE CI HA INVITATO, SONO SBALLATISSIMI, NON TROVANO IL BATTERISTA, MA SOSTENGONO ARRIVERA’ PER TEMPO… , E NOI SUONIAMO PER PRIMI!
OLE’ IL NOSTRO PRIMO CONCERTO.
SI BRINDA, SI FESTEGGIA CON PESSIMA BIRRA CHE PARE CHAMPAGNE.
OK TOCCA A NOI, PRENDIAMO GLI STRUMENTI DALLA MACCHINA.
SUCCEDE UN CASINO, VENTIQUATTRO PERSONAGGI NON FACENTI DELLE DUE BAND SPAVENTATI DAL NOSTRO AVVICINARCI AL PALCO SI RIBELLANO AL FATTO CHE IL CAMBIO DI MUSICA LI POSSA TRAGHETTARE IN UN VIAGGIO NON OTTIMALE VISTO IL LORO STATO DI LEGGERISSIMA ALTERAZIONE PSICOTROPA.
SU QUESTE COSE NON SI SCHERZA.
NON SI SUONA. SI LASCIA CHE LA TECHNO CONTINUI IL VILLIPENDIO DI CADAVERE DANZANTE.
QUESTO NON TURBA LA BAND CHE CI AVEVA CONTATTATO, CHE SENZA PROBLEMI E ANCORA SENZA BATTERISTA SI UNISCE AI BALLI TRIBALI E AL CONSUMO DI TUTTO QUELLO CHE POTEVA INNESTARE UNA REAZIONE CHIMICA ALL’INTERNO DEL LORO CERVELLO DA GALLINE.
DICIAMO CHE IL CAPANNONE NON ERA CAMBIATO PIU’ DI TANTO COME CONTENUTO.
POLLAIO ERA POLLAIO ERA RIMASTO.
RITORNIAMO A CASA.
CHE DISDETTA.
ORAMAI NON CI CREDEVAMO PIU’ MA LA SALETTA ERA IL NOSTRO WARPED TOUR.
CI PASSANO IL NUMERO DI UN LOCALE, CHIAMIAMO… DOBBIAMO SUONARE!!
IL LOCALE ERA IL “COUNTRY CLUB” UNO DEI POCHI IN UNA SASSARI PLEISTOCENICA CHE FACEVA SUONARE LE ROCK BAND. TUTTO QUESTO NATURALMENTE A PREZZI IRRISORI E CON DIFFICOLTA’ IMMANI (TUTTA LA STRUMENTAZIONE DELLE BAND E IMPIANTO INESISTENTE, CI MANCAVA CHE CI FACESSERO FARE L’ALLACCIO DELLA CORRENTE ELETTRICA A SPESE NOSTRE.
IL PADRONE DEL LOCALE ERA UN TIZIO CON I CAPELLI ROSSI SEMPRE INCAZZATO, FACCIA DI MERDA, MA NOI CI DOVEVAMO SUONARE, LA PRIMA SERATA CHE ORGANIZZAVAMO NOI.
ERA L’EPOCA NELLA QUALE I JACK & SPINOTTO PUNK ROCK BAND DEMENZIALE DI DI SASSARI AVEVANO ME (JOE) ALLA VOCE VISTO CHE IL LORO CANTANTE (FOCA) ERA ALL’ESTERO PER LAVORO, FACEVA FILM PORNO NELL’EUROPA DELL’EST.
CANTAVO IN DUE GRUPPI, SUONAVO IL BASSO CON I RODEO, LE DUE BAND “GEMELLE” AVREBBERO SUONATO INSIEME, MA IL PUBBLICO CHE AVREMMO POTUTO PORTARE ERA POCO, NESSUNO CI CONOSCEVA ALMENO NOI RODEOS, QUINDI CI VOLEVAMO AFFIDARE A QUALCUNO DI GIA’ CONOSCIUTO COME UNA BAND OI! CITTADINA, QUELLA CHE DICEVO POCO FA, DA MOLTO TEMPO IN GIRO E CON UN DISCRETO SEGUITO DI BEVITORI DI BIRRA COME FANS E DI SCALMANATI E MANESCHI SUPPORTERS.
LA BAND OI! NON AVEVA STRUMENTAZIONE, FORSE TRAMUTATA IN BIRRA PER SORTILEGIO IN QUALCHE NOTTE SENZA LUNA, ALLORA LORO METTEVANO LA FAMA E LA NOMEA NOI METTEVAMO GLI AMPLI E LA BATTERIA.
LOCANDINA APPESA OVUNQUE, I GIORNI PASSAVANO NELLA SPERANZA CHE SAREBBE VENUTO QUALCUNO A VEDERCI E SENTIRCI.
ARRIVATI AL GIORNO TRA UNA PROVA E L’ALTRA TRA UN VINELLO E UNA BIRRETTA IN SALETTA SEMPRE PENSANDO OSTINATAMENTE DI VIVERE IN CALIFORNIA.
LA NOSTRA SALETTA ERA UN BUDELLO DI TRE METRI DI LUNGHEZZA PER UNO E MEZZO DI LARGHEZZA IN UN SOTTOSCALA, QUINDI ALL’ENTRATA L’ALTEZZA ERA DI DUE METRI E VERSO L’ALTRA PARTE SCENDEVA SINO AD UN METRO E QUALCHE DECINA DI CENTIMETRI. NESSUNA FINESTRA, SOLO UNA PORTA CON DUE MATERASSI PUTRIDI SOPRA COME COPERTURA. UN LAVANDINO MICROSCOPICO. CARTONI DI UOVA SULLE PARETI, POSTER DEI KISS E DI BON JOVI, DONNE NUDE (UNA FRA TUTTE SAMANTHA FOX) E METALLICA A GO-GO.
LA BATTERIA ERA INCASTRATA NELLA PARTE PIU’ BASSA DELLO SGABUZZINO, PER PASSARE DIETRO LE PELLI PIETRO DOVEVA SPOSTARE IL TIMPANO O IL RULLANTE. GLI AMPLI ERANO TUTTI DALLA PARTE OPPOSTA, I MICROFONI ERANO AGGANCIATI A DEGLI ORIGINALI CONGEGNI APPLICATI AL MURO INVENTATI DA COSTANTINO CHE CIMENTATOSI COME McGYVER, AVEVA INVENTATO UNA SORTA DI BRACCIO METALLICO CHE SI POTEVA RIPIEGARE SU SE STESSO CON IL MICROFONO ATTACCATO SOPRA, COSI’ DA NON PRENDERE TROPPO SPAZIO, NON CHE CE NE FOSSE TANTO. FIGURATEVI DOPO AVER CHIUSO LA PORTA CON I MATERASSI COSA POTEVA SUCCEDERE SE QUALCUNO MOLLAVA UNA SCORREGGIA.
Nella diapositiva: Costantino “Passeggino” visibilmente dubbioso esce dalla saletta-tugurio dei Rodeo Clown, medita se lasciare la band e darsi al bricolage estremo
COSA CHE CAPITAVA SPESSO, VISTO CHE PROVAVAMO SOLO LA DOMENICA (QUINDI ECCO SVELATO IL PERCHE’ DI “LIVING FOR SUNDAY” IL NOME DEL NOSTRO SECONDO CD) QUINDI IO E GIGIO REDUCI DA BEVUTE E SCORRIBANDE NOTTURNE AVEVAMO LO STOMACO MOLTE VOLTE SOTTOSOPRA E INGARBUGLIATO DA CENE AL LIMITE DEL VOMITEVOLE, A BASE DI PANINI DEL CAMIONCINO DELLO “ZOZZONE” O PIZZETTE MOLTO PIU’ VICINE A DELLE SPUGNETTE GIALLE PER I PIATTI CHE A QUALCOSA DI COMMESTIBILE.
QUANDO NON POTEVAMO PROVARE LA DOMENICA, MOLTO SPESSO, PROVAVAMO POCO PRIMA DEI CONCERTI A “SECCO” CIOE’ SENZA AMPLI NELLA CANTINA DI PIERO, TRA UNA PIZZA E UNA BOCCIA DI VINO DI PROPRIETA’. PROVE CHE SI CONCLUDEVANO CON IMMGINABILI EPILOGHI VOMITESCHI DURANTE L’ESECUZIONE STESSA DEI PEZZI.
IL FATIDICO GIORNO DEL DEBUTTO “RODEANO” ARRIVA MENTRE TRA UNA COSA E L’ALTRA STAZIONAVAMO FISSI IN MACCHINA DI ALBERTO, CHITARRISTA DEI J&S, ASCOLTANDO MUSICA PUNK ROCK, LE SOLITE CASSETTE CON DUE BAND CHE NON C’ENTRAVANO NULLA UNA CON L’ALTRA (TIPO SCREW 32 E HI-STANDARD) E BEVENDO, TANTO PER CAMBIARE, VINO.
DOPO AVER PIAZZATO TUTTO IL NECESSARIO AL LOCALE ERAVAMO BUTTATI SU DI UN MURETTO A SECCO PER DIVERSO TEMPO CERCANDO DI PERDERE TEMPO, DI “FARE ORA”, MA PURTROPPO IL GIORNO IL VINO VIGLIACCO CI PRESE ALLE SPALLE, ODDIO, ALLA TESTA. ERAVAMO UBRIACHI COME DAVID HASSELHOFF ALLA DERIVA SUL SUO PANFILO.
ALMENO IO, GIGIO E TUTTI I JACK & SPINOTTO, ERAVAMO NEL COMPLETO OBLIO DEI FUMI DELL’ALCOL COME CHARLIE SHEEN IN UN NORMALISSIMO GIORNO DELLA SETTIMANA, INVECE PIERO E COSTANTINO ERANO SOBRI COME DEI BIMBI ALLE ELEMENTARI.
NON AVEVANO SCUSE.
Nelle diapositive due esempi di vita per i Rodeo Clown
a) David Hasselholf in versione “sano appetito”
b) Charlie Sheen il Martedì pomeriggio di una settimana qualsiasi
LE FOLLE OCEANICHE SI ACCALCAVANO ALL’INGRESSO DI QUALCHE ALTRO POSTO POICHE’ NEL LOCALE C’ERANO SI E NO UNA QUINDICINA, UNA VENTINA DI PERSONE, SE POI PENSATE CHE GIA’ ALLE DIECI NON CAPIVAMO UN CAZZO E CI VEDEVAMO DOPPIO, FIGURATEVI SE CI INTERESSAVA QUANTA GENTE C’ERA NEL BARACCIO.
PARTONO CON LE MELODIE I RAGAZZI RASATI DI STRADA, ANCHE LORO VANNO A TEMPO SOLO SE HANNO FATTO IL PIENO DI BIRRA. LA LORO PERFORMANCE SI CONCULDE DOPO CINQUE BRANI POICHE’ GLI AMICI DELLA BAND SI METTONO A POGARE, COSA NON GRADITA AL GESTORE CHE INTERVIENE ENERGICAMENTE PER SEDARE LA BARBARA DANZA, SCAMBIATA, AHINOI, PER ACCESO DIVERBIO.
FACENDO QUESTO PERO’ SI BECCA UN BEL CAZZOTTO IN PIENO VOLTO TIRATO DAL BASSISTA OI! CHE TENTAVA DI DIVIDERE UN LORO AMICO CON LA BARBA ROSSICCIA DALLA FURIA DEVASTANTE DEL BARMAN ANCH’ESSO FULVO DI PELO E QUINDI IL MUSICO TRATTO IN INGANNO DA QUESTO ABBONDARE DI VERMIGLI COLORI SCATENA UNA RISSA.
PERFETTO, COME INIZIO NON C’E’ MALE.
TOCCA A NOI RODEOS, PARTE DEL BESTIAME SE N’E’ ANDATA, UNA MINIMA QUANTITA’ S’E’ CALMATA, SONO TUTTI AL BANCONE MEDICANDO LE FERITE CON L’ALCOOL.
IL BARISTA CON UN EVIDENTE OCCHIO PESTO SERVE BIRRE COME SE NULLA FOSSE, TANTO E’ SEMPRE INCAZZATO, UN PUGNO IN FACCIA NON CAMBIA NULLA NELLA SUA VITA DI MERDA.
MINCHIA! IO BARCOLLO, IL BASSO MI ATTIRA PERICOLOSAMENTE VERSO TERRA, MALEDETTO NEWTON!! GIGIO E’ PAONAZZO, LA CHITARRA DI COSTANTINO E’ TERRIBILE, SUONA NEL MEZZO VUOTO DEL LOCALE COME UN URLO DI PTERODATTILO E’ ADDOBBATA STILE PACCO NATALIZIO, LA BATTERIA DI FUSTINI DIXAN DI PEDRO SEMBRA SUONATA IN UN’ALTRA STANZA.
PRIMA DI COMINCIARE CAPISCO CHE NON SEMBRIAMO SOLO DEI CRETINI. LO SIAMO.
PRATICAMENTE NON SI SENTE NIENT’ALTRO CHE UNA SPECIE DI IMMENSO SCIACQUONE FOTONICO, SI SENTIVA ANCHE DALLO SPAZIO, ABBIAMO POSTICIPATO L’INVASIONE ALIENA DI QUALCHE ANNO, LI ABBIAMO SPAVENTATI.
POTEVANO ANCHE SPARARCI ADDOSSO DI SICURO NON POTREMO SENTIRLO IMBALLATI DI VINO COME ARAVAMO.
SUONIAMO UNA QUINDICINA DI CANZONI, TUTTE ABBESTIA, QUALCHE INASCOLTABILE COVER CHE VI SFIDO A RICONOSCERE, NEANCHE A “SARABANDA” CE L’AVREBBERO FATTA.
INDUBBIAMENTE SUONAVAMO DA SCHIFO. TUTTO SBAGLIATO MA SUONIAMO SENZA PAUSE, SOLO PER QUALCHE INSULTO GENERALE, VISTO CHE LA SERATA PEGGIO DI COSI’ NON POTEVA ANDARE.
MA LO FACEVANO I RANCID, PERCHE’ NOI NO?
ALLA TERZA CANZONE, IMPIETOSITI, COSTANTINO E GIGIO DECIDONO DI ABBASSARE IL VOLUME DELL’AMPLI DEL BASSO CHE NEL MARASMA GENERALE SPICCAVA PER UN EVIDENTISSIMA SEQUENZA DI NOTE FUORI TEMPO PRODOTTE DAL SOTTOSCRITTO.
COSA RICONOSCIBILE ANCHE DA PARTE DI UN SORDO.
“STO SENTENDO DELLE COSE IMPVOPONIBILI USCIVE DA QUELL’AMPLIFICATOVE” DISSE CON LA SUA INCONFONDIBILE ERRE COSTANTINO/PASSEGGINO.
CHE PORCHERIA DI SERATA. LE POCHE PERSONE PRESENTI NON SAPEVANO SE GUADAGNARE L’USCITA A COSTO DELLA VITA O RIMANERE SOLAMENTE PER LANCIARCI DEGLI ORTAGGI MARCI. SE SOLO LI AVESSERO AVUTI.
PER FORTUNA LO STRAZIO FINI’ E DOPO AVER TORTURATO LE ORECCHIE AI POCHI PRESENTI LASCIAVAMO IL PALCO AI J&S CHE DEL SUONARE UBRIACHI NE AVEVANO FATTO UNA FILOSOFIA.
FINITA LA SERATA LA GENTE CHE ANDAVA VIA PASSAVA E CI FACEVA GESTACCI, NOI CI SPARTIVAMO I POCHI SOLDI RUBATI (CINQUANTA MILA LIRE A GRUPPO) E CE LI BEVEVAMO AL BANCONE.
UN NOTO MUSICISTA HARDCORE SASSARESE, (CHE QUA PER COMODITA’ E RISPETTO DELLA PRIVACY CHIAMEREMO “PENNA BIANCA”) PRESENTE, PURTROPPO PER LUI, ALLA SERATA CI DISSE CON FARE PATERNO E UNA FACCIA TRA LO SCHIFATO, IL DELUSO E L’AVVILITO:”BEH RAGAZZI LA PROSSIMA VOLTA ALMENO NON UBRIACATEVI PRIMA DI SUONARE“.
INFATTI NON LO FACEMMO PIU’.
(ORA IMMAGINATEVI LA RISATA MALEFICA DI JOKER.)
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