DARWIN SI SBAGLIAVA DI GROSSO, “SUPERMAN” AL PUGNOMETRO, IL DEATH METAL E LA MEMORIA SELETTIVA
30, Jul, 2011IMMAGINATEVI IL PIU’ SPERDUTO ANGOLO DI PERIFERIA DELLA VOSTRA CITTA’.
IMMAGINATE SABBIA, ACARI, BUSTE DI MONDEZZA E QUALCHE CIUFFO DI ERBACCIA QUA E LA’.
ECCO NOI DOVEVAMO SUONARE NELLO SPIAZZO DOVE DI SOLITO A CADENZA STAGIONALE SOSTA LA GIOSTRA O IL CIRCO.
LA GIOSTRA ITINERANTE DELLA NOSTRA ISOLETTA È UN RICETTACOLO DI ANIMALI DA CORTILE, UNA SPECIE DI SPENNATI GALLETTI DI PERIFERIA CHE SI CHE SI SFIDANO IN PROVE DI ABILITÀ E DI DESTREZZA, TRA LE QUALI LA PIÙ ARDUA TRA GLI ASPIRANTI “MASCHI ALPHA” È IL “PUGNOMETRO“, ALCUNI DI QUESTI, I PIU’ IMPAVIDI, LO FANNO ADDIRITTURA CON LA TESTA NON CON IL PUGNO.
IL PIU’ GANZO DI QUESTI TROGLODITI GUADAGNA IL RISPETTO DEGLI ALTRI DEL CLAN, QUINDI PUO’ BERE DAL TESCHIO DEI PROPRI NEMICI E GLI VIENE DATA LA POSSIBILITA’ DI ACCOPPIARSI CON QUALCHE AMBITA E FINISSIMA DONZELLA CHE LO RICHIAMA CON LO SCOPPIETTIO INSISTENTE DI CHEWING-GUM.
A CORONAMENTO DI QUESTO RITO DI SOLITO C’E’ IL FURTO DI UN MOTOVEICOLO COL QUALE PERCORRERE PIU’ STRADA POSSIBILE AD UNA RUOTA.
PRATICAMENTE E’ UN ESEMPLARE DI “MONDEZZINO” (Gaggius Mondezzinus)(LEGGI RAGAZZINO-MONDEZZA SPECIE DI COATTO MADE IN SASSARI).
TALE ANIMALE NON TEME L’ESTINZIONE.
IMMAGINATE LA SCENA:
CAPPELLO APPENA POGGIATO SUI CAPELLI, CASCO APPENA POGGIATO SUL CAPELLINO, UNA FACCIA DA IDIOTA DA COMPETIZIONE, SOPRACCIGLIO DEPILATO, CON UNA MANO PIENA DI SANGUE, ARRIVA AL BANCONE DELLA PIZZERIA DOVE SIGN. FRANCOPIZZAFLASH SPALMA IL SUGO SU UNA PIZZA CON UNA MAESTRIA CARAVAGGESCA.
“A SIGNORFRÀ A CE LI HA DEI FAZZOLETTI CHE NE HO FATTO “SUPERMEN” AL PUGNOMETRO? …GAZ!”
(IL GIOCO AVEVA VARI LIVELLI DA MACHO, IL PUGNO PIÙ FORTE ERA, PER L’APPUNTO, IL LIVELLO SUPERMAN)
DARWIN SI SBAGLIAVA. E DI GROSSO PURE L’EVOLUZIONE NON ESISTE.
RITORNANDO A NOI, IL POSTO DEL LIVE ERA IN PERIFERIA, STERMINATO, PALCO BELLO GRANDE, MOLTISSIME BANDS, STRUMENTAZIONE D’ECCEZIONE, LUCI INCREDIBILI (TUTTI I COLORI PRIMARI), ERA L’AMBITISSIMO CONCERTO DEGLI STUDENTI.
DOPO UN ANNO CI AVEVANO RICHIAMATO.
FELICITA’ GAUIDIO E INCONTENIBILE CONTENTEZZA.
CI DAVANO ANCHE L’ORARIO CLOU, L’IMBRUNIRE.
IL VINO DI TISSI GRIDAVA ALLA CONQUISTA DEL MONDO DAI NOSTRI ZAINI.
MA IL PROBLEMA ERA CHE PEDRO (IL DRUMMER) NON NE VOLEVA SENTIRE DI SUONARE AL CALARE DELLA SERA (CHE DA CHE MONDO E’ MONDO DA’ SEMPRE UN TOCCO DI QUEEN AT WEMBLEY) E NON CI PENSAVA MINIMAMENTE DI TRATTENERSI PIU’ DEL POSSIBILE.
NON VOLEVA PARTIRE PER LE SUE VACANZE A STINTINO AD UN ORARIO TROPPO TARDO.
STIAMO SCHERZANDO?…E CHE CAVOLO, DOVEVA ANDARE A PRENDERE LA RAGAZZA, PIAZZARE LA TENDA…
GLI DICIAMO “MA NO DAI E’ IL CONCERTO DELLA VITA…” “PENSA CHE MAGARI QUEL METALLARO CHE SEMBRA JAMES HETFIELD IN REALTA’ E’ JAMES HETFIELD E STA CERCANDO UNA NUOVA BAND ALLA QUALE FARE APRIRE IL TOUR CANADA-USA-BANGLADESH DEI METALLICA PROPRIO QUA…”
INUTILE DIRE CHE CI RISPONDE CON UN SECCO NO, HA IL TEMPO CONTATO, IL MARE, LA TINTARELLA, LE ZANZARE, LA SUA PANDA GRIGIA DIESEL CON VENTIMILALIRE DI AUTONOMIA, LE TROMBATE IN TENDA CON LA SABBIA CHE TI SI INFILA NEL CULO…
QUESTE COSE LO CHIAMANO.
ANZI E’ GIA’ TARDI.
IL BELLO E’ CHE IL DRUMMER CI RIPRENDE.
SI’ CARI AMICI MIEI CI STIAMO GIÀ ATTEGGIANDO DA ROCKSTAR E NESSUNO CI CONOSCE, NON FAREMO MOLTA STRADA, CI SONO PROPRIO TUTTI I PRESUPPOSTI, PER ANDARE A PIEDI.
OK, VA BENE SUONEREMO UN PO’ PRIMA, MAGARI PER TERZI O PER SECONDI. IL CONCERTO PERÒ PARTE AD UN BECERO ORARO POST-PRANZO, CON UN CALDO FOTONICO, L’IDEALE PER UNA SIESTA ALL’ANGOLO DELLA STRADA DI UN VILLAGGIO WESTERN. ANDREBBE BENISSIMO SE CI CHIAMASSIMO “LOS PAGLIACCIOS DEL RODEOS“, SE GIÀ CI CRESCESSERO I BAFFI E SE AVESSIMO UN SOMBRERO IN TESTA.
COSI’ NON E’.
NON ABBIAMO NE’ BAFFI NE’ SOMBRERO.
CERCHIAMO DI FAR RAGIONARE IL BATTERISTA SUL FATTO CHE SE SUONIAMO AD UN ORARIO PIÙ CONSONO, POTREBBE ESSERCI ANCHE QUALCUNO AD ASCOLTARE, MAGARI NON PROPRIO IL FRONTMAN DEI METALLICA, MAGARI NON SALVETTI DEL FESTIVALBAR, MA ADDIRITTURA QUALCHE RAGAZZA, SOTTOLINEO “QUALCHE RAGAZZA!!”
“DAI FALLO PER I NOSTRI POLSI ROTTI E PER LA VISTA CHE CI CALA VERTIGINOSAMENTE AD OGNI PUNTATA DI BAY WATCH”.
COSTANTINO, L’ALTRO CHITARRISTA, NON DICE NULLA, COME LA RUSSIA ALL’ONU, NON SI SCHIERA MAI, TANTO TORNERA’ COMUNQUE IN TEMPO A CASA PER DARSI AL BRICOLAGE ESTREMO DI SCATOLE DI LEGNO O METTERSI A SPALMARE CERA SU UNA TAVOLA DA SURF CHE NON VEDRA’ MAI IL MARE.
E’ IMPOSSIBILE, ORAMAI E’ FATTA SUONIAMO ALLE CINQUE DEL POMERIGGIO.
DISPERATI CI BUTTIAMO IN UN ANGOLO DI OMBRA CHE E’ PIENO DI METALLARI SUDATI, COME UNA POZZA D’ACQUA FANGOSA NELLA VALLE DEL SERENGETI E’ AFFOLLATA A DISMISURA DI GNU E ZEBRE, ECCO, GNU E ZEBRE SI SAREBBERO LAMENTATE PER L’ODORE DI SUDORE DEI CAPELLONI CHE PERO’ NEL CONTEMPO TENEVA LONTANI GLI SCIACALLI E LE IENE.
L’ORGANIZZAZIONE CI PORTA DELLE BIRRE CHE NON APPENA TOLTE DALLE SACCHE FRIGO INIZIANO A BOLLIRE, SE CI BUTTIAMO DEI BISCOTTI DENTRO POSSIAMO FARCI LA COLAZIONE.
SONO CALDE DA FAR SCHIFO.
MA NOI SIAMO DEI DURI.
E DEI PUZZINOSI.
LE APRIAMO E LE BEVIAMO LO STESSO.
OCCHIALI DA SOLE CON UNA LENTE ROTTA, CAMICIA APERTA STILE MAGNUM P.I. (MA SENZA PELI SUL PETTO) TRINCHIAMO LE BIRRETTE E ASPETTIAMO CHE LA GENTE ARRIVI.
LA GENTE STRANAMENTE ARRIVA, FORSE PENSANDO CHE OLTRE LA SABBIA LI’ VICINO CI SIA ANCHE IL MARE… ECCOCI, TUTTI I CINGHIALI SONO SOTTO IL PALCO, CINGHIALS ON THE SAND, NON MOLTI MA INIZIANO AD ARRIVARE.
SARA’ IL CALDO, SARA’ LA BIRRA CALDA, SARA’ CHE SIAMO QUI DALLA MATTINA, SALIAMO SUL PALCO CHE VEDIAMO DOPPIO, WOW UNA TRENTINA DI PERSONE.
QUINDI CI SARANNO STATI SI’ E NO QUINDICI PERSONE IN MEZZO AL DESERTO DEL NEVADA.
SOPRA LE NOSTRE TESTE VOLTEGGIANO AVVOLTOI “RAGAZZI, INIZIAMO A SUONARE SENNÒ CI PIOMBERANNO ADDOSSO PENSANDO CHE SIAMO MORTI.”, IN LONTANANZA VEDO DELLE PALME E RAGAZZE SEMI NUDE CHE STAPPANO BIRRA… NON SONO RAGAZZE, SONO METALLARI ORRENDAMENTE A PETTO NUDO.
VORREI TORNARE A CASA.
SI PARTE, URLIAMO E RUTTIAMO PER VENTI MINUTI MASSIMO, MENTRE SUONIAMO SI ALZA UN POLVERONE, UN MORTO E QUATTRO DISPERSI, DUE SONO STATI RITROVATI NEL PAESE DI OZ UNO VESTITO DA DOROTHY E UNO DA TOTO, IL CANE.
PARTE IL MAL DI TESTA CON SUDORE STILE ATTACCO CARDIACO, MALEDETTE BIRRE DEL DISCOUNT BOLLENTI!
FACCIAMO TUTTE LE CANZONI ATTACCATE, MI STO PISCIANDO ADDOSSO, UN ALTRO DISPERSO S’E’ MESSO AD ADDESTRARE CAMMELLI, FINIAMO I NOSTRI BRANI CON ACCENDINI, TAPPETI IN MANO E UNO CHE SUONA I BONGHI.
VORREMO SALUTARE IL PUBBLICO DI TUAREG CHE COSTRUISCE CASTELLI DI SABBIA E SOTTERRA UN MORTO MA VEDIAMO GIÀ PEDRO SULLA PANDA CHE PARTE A VELOCITA’ GALATTICA VERSO NORD IN COSTUME DA BAGNO CON FANTASIA HAWAIANA A FIORI CHE NON CELAVA UNA EVIDENTISSIMA EREZIONE TAURINA.
MENTRE SCENDIAMO DAL PALCO UN PAIO DI METALLARI CI SI AVVICINANO IN MEZZO ALLE DUNE DI SABBIA, UNO CI CHIEDE QUANDO DOBBIAMO INIZIARE A SUONARE, L’ALTRO VOMITA.
IL NOSTRO PUBBLICO!
LA SERATA PROSEGUE CON UNA EPICA PERFOMANCE DEI “MASTURBELLI“, GEMMAZIONE INCESTUOSA DEI JACK & SPINOTTO.
INSULTANO UN UBRIACO MOLESTO CHE NON ERA UNO DI LORO, UN VECCHIO CHE RAGLIAVA QUALCOSA DI INCOMPRENSIBILE DA SOTTO IL PALCO, FORSE CHIEDEVA UN PUGNOMETRO PER IL FIGLIO.
IL MIGLIORE ERA L’INDIANO, IL FONICO CHE CANTAVA CON NOI DIETRO IL PALCO CANZONI DEGLI IRON MAIDEN CON UNA BIRRA IN MANO TIPO MICROFONO, CI DA’ UNA MANO A FINIRE LE BIRRE ORAMAI DIVENTATE SOLIDE DOPO L’ENNESIMA BOLLITURA AL SOLE.
IL CONCERTO ORAMAI NON ESISTE PIU’ SIAMO IN BALIA DEI BARBARI.
IL MIXER ORAMAI E’ PREDA DI CHIUNQUE VOGLIA CIMENTARSI COI SUONI FACENDO DELLE BAND SUL PALCO INVOLONTARIE CAVIE PER SUONI CLAMOROSI.
LE TRUPPE CAMMELLATE INGLESI CI RIPORTARONO A CASA DOPO AVERCI FATTO VISITARE LA PIRAMIDE DI CHEOPE CHE DISTAVA DAL PALCO POCHI PASSI.
ENTRIAMO AL CAIRO TRA UN TRIPUDIO DI FOLLA, COUS COUS, THE ALLA MENTA E KEBAB GRATIS, SPLENDIDE ODALISCHE CI CINGONO IL COLLO CON COLLANE DI PETALI DI FIORI.
MAGARI.
CI RISVEGLIAMO IN UNA RENAULT 11 PIENA DI LATTINE DI BIRRA VUOTE DI MARCA IGNOBILE, EMANIAMO UNA PUZZA DI GATTO MORTO IN MANIERA VIOLENTA, MENTRE I RAGAZZI SI ALZANO PER ANDARE A SCUOLA, CI PASSANO A FIANCO SPAVENTATISSIMI.
SGUARDI DI DISGUSTO E DISAPROVAZIONE.
I NOSTRI RUTTI LEONINI LI ACCOMPAGNANO SINO ALLA SOGLIA DEGLI ISTITUTI.
CORRETE A STUDIARE RAGAZZI SENNÒ FINIRETE COME NOI SUBITO, NON DOPO LE SUPERIORI, COME SARA’ SICURAMENTE.
Nelle diapositive:
a) La locandina con Boozie the Clown presagiva già intenti bellici prima del concerto
b) Il folto pubblico durante il concerto dei Rodeos alle 5 del pomeriggio del 31 agosto 1999 d.C.
AVEVAMO INIZIATO A SUONARE UN PÒ DA TUTTE LE PARTI NELLA ZONA LIMITROFA DELLA NOSTRA CITTÀ. LE OCCASIONI ERANO POCHE VISTO CHE LOCALI PER SUONARE NON CE N’ERANO, MA SOPRATTUTTO ERA ANCHE POCO REALE CHE CI DESSERO CREDITO VISTO LE CONDIZIONI NELLE QUALI CI PRESENTAVAMO NEI VARI POSTI PER RICHEDERE UNA SERATA.
SE POI CI DAVANO LA POSSIBILITA’ DI ESIBIRCI SE NE PENTIVANO SUBITO DOPO.
LA MAGGIOR PARTE DEI CLUB FACEVA SUONARE DINOSAURI CHE PROPONEVANO DELLE COSE OSCENE CON LA CHITARRA SENZA DISTORSIONE, SI ACCOMPAGNAVANO CON LE BASI DEL COMPUTER.
TIPICO DISCORSO ERA”CHE MUSICA FATE?”… E NOI :”PUNK ROCK“…
“…COSA? QUELLO CON LE CRESTE E I PANTALONI STRAPPATI?”… “NO QUA NOI FACCIAMO IL BLUES E IL ROCK, SENZA BATTERIA“… “QUANTA GENTE PORTATE?” “TRE ORE LE TENETE?”
LE FIGURE DI MERDA ERANO ALL’ORDINE DEL GIORNO.
CERTO AVEVAMO A CHE FARE CON OMINIDI CHE A STENTO MANTENEVANO LA POSIZIONE ERETTA, QUINDI FIGURIAMOCI FARGLI CAPIRE CHE IL PUNK ROCK NON ERA IL BAMBINO CHE GIRAVA PER LA STRADA A CARNEVALE CON I PASTICCI FATTI DALLA MAMMA COL ROSSETTO BLU SULLA FACCIA.
MA UN DISCO CE L’AVEVANO A CASA?
CHISSA’ CHE CAZZO AVEVANO IN TESTA.
MA NEGLI ANNI SETTANTA CHE CAZZO HANNO FATTO QUESTI, A PARTE BERSELI?
BEH SE IL LOCALE DA MUSICA LIVE NON ESISTEVA, C’ERA SEMPRE LA POSSIBILITA’ DI SUONARE NELLE SCUOLE, SE GLI ALTRI GRUPPI CE LO PERMETTEVANO…
EH SI PERCHÉ AI TEMPI C’ERA UNA CERTA RIVALITA’ FRA I GRUPPI.
NON SCHERZO, NESSUNO SUONAVA DA NESSUNA PARTE, MA SOLO IL FATTO DI ESSERE UNA BAND ERA GIÀ COSA COMPETITIVA.
PUR DI NON FARTI SUONARE C’ERA GENTE CHE AVREBBE FATTO SALTARE LA PROPRIA SERATA.
O SOLO LORO O NESSUNO.
“MA POI VOI RODEO CLOWN NON SIETE SERI.”
DIVERSE VOLTE C’ERA CAPITATO DI VEDERE ANNULLATA LA NOSTRA PERFORMANCE DURANTE LA SERATA PER MOVIMENTI DI PERSONAGGI E MUSICISTI VICINI ALLE ORGANIZZAZIONI STUDENTESCHE CHE NON VOLEVANO CHE NOI O I JACK & SPINOTTO SUONASSIMO.
VI CHIEDERETE: “PERCHÉ?” E ANCHE: “CHI CAZZO SE NE FREGA“, E IO VI DIRÒ “BOH“.
AVEVANO PAURA PERCHÉ AVEVANO CAPITO CHE ERAVAMO LE BANDS MIGLIORI DEL MONDO? NOI PRIMI, I JACK & SPINOTTO SECONDI?
FORSE LA MIGLIORE RISPOSTA E’ CHE ERAVAMO E SIAMO DEI COGLIONI A TRAZIONE INTEGRALE.
EH SI,
AVEVANO PAURA DELLA COMPETIZIONE (NELLE SCUOLE? ), INVIDIA?
DI COSA?
SAPEVANO CHE IL NOSTRO ROCK AND ROLL ERA PIÙ GROSSO DEL LORO?
CHI LO SA?
COMUNQUE ERA DIFFICILE SUONARE, ANZI ERA PIÙ FACILE VENIRE INSULTATI DALLE RAGAZZE DEI METALLARI, “ALCOOLIZZATI… FINOCCHI!!!” SPINTE DALLA FRUSTRAZIONE DEI LORO COMPAGNI, LE SIGNIORINE CI ODIAVANO IN QUANTO NON ANCORA CAPELLONI, MA CON SEMPRE PIU’ CAPELLI IN TESTA DEI LORO “BOYFRIENDS”, IL CHE COMUNQUE FA PARTE DEL MONDO “METALLARO“.
ALLA FINE CI RITROVAVAMO AD AVERE DISCUSSIONI, SOPRATTUTTO CON I COMPONENTI DEI GRUPPI DEATH METAL…
…DEATH METAL?
…EBBENE SI, ESISTEVANO CODESTI PERSONAGGI, MA PIÙ CHE SUONARE SI DAVANO VERAMENTE E SOLO AL MAKE-UP COME I KISS MA VENT’ANNI DOPO, SENZA LA STESSA STOFFA, DAVANTI AI PROF DELLE SUPERIORI.
SI, PRIMA DI RICICLARSI IN QUALCHE GRUPPO HC LOCALE, C’ERANO E ROMPEVANO I COGLIONI.
NON SO PERCHÉ. CI SALUTAVANO PURE. I RODEO ERANO IL LORO BERSAGLIO PREFERITO.
TRE O QUATTRO BAND DEATH METAL, IGNOBILI, ADDIRITTURA ERANO NERD PIÙ DI NOI, CERTE FACCE MOSTRUOSE… DEVASTATE DA SCHIERE DI BRUFOLI ATOMICI CHE SI INSIDIAVANO E PULSAVANO NELLE FRONTI SUDATE COPERTE DA CAPELLI CHE SEMBRAVANO PELI PUBICI MOLTO LUNGHI, AVETE PRESENTE QUEL RICCIO NON RICCIO SUDATICCIO CHE FA MOLTO PUBICO?
ECCO, QUELLO.
PENSAVAMO CHE NON FOSSE NORMALE QUEL MIX DI SFIGATI NELLO STESSO POSTO.
TROPPI MOSTRI TUTTI INSIEME ERA IMPOSSIBILE ANCHE PER UN HAPPENING NELLA FORESTA NERA AD HALLOWEEN O IN TRANSILVANIA UN VENERDI’ DICIASETTE; L’UNICA ERA CHE SI FOSSERO CONOSCIUTI DOPO UN INCIDENTE STRADALE, TUTTI NELLA STESSA CORSIA, LETTI VICINI.
PIACERE TIZIO.
PIACERE CAIO.
FORMIAMO UN GRUPPO.
BRUTTI, SPORCHI, SOGGETTI DI PRIMA CATEGORIA, MA CON VELLEITA’.
MITICI ERANO QUELLI DI UNA BAND CHE NON FACEVANO ALTRO CHE INSULTARCI; POI DOPO LO SCIOGLIMENTO DEL GRUPPO (CHE EVIDENTEMENTE AVEVA UN TALE SUCCESSO DA COMPROMETTERE SALUTE FISICA E MENTALE DEI COMPONENTI), UNO DEI MEMBRI E’ FINITO IN MANICOMIO, UNO HA RIFONDATO IL PARTITO NAZISTA, UNO SCRIVE LIBRI SULLE INVASIONI ALIENE E L’ULTIMO HA VENDUTO L’ANIMA AL DIAVOLO PER TENERE LA FOLTA CHIOMA IN TESTA, COSTUI APPARE COME DAL NULLA CON MESTOFELICA PRESENZA A QUALCHE CONCERTO DELLA ZONA CON UN SORRISO TERRIFICANTE MA ANCORA CON TUTTI I CAPELLI ROSSI IN TESTA (NON SCHERZO).
COSE ELIMINATE IN UN BOTTO DALLA PERFOMANCE DEL MITICO CHE ENTRATO IN CHIESA ALLE SETTE DI MATTINA, DOPO UNA NOTTATA PASSATA A BERE COME UNO SQUALO AVEVA SCHIAFFEGGIATO IL PRETE, S’ERA MESSO A BESTEMMIARE AL MICROFONO E NON CONTENTO AVEVA MOSTRATO IL PEPPO ALLE STUPEFATTE VECCHIE PRESENTI ALLA FUNZIONE.
UN SUO AMICO S’ERA LIMITATO A LAVARSI LE ASCELLE NELL’ACQUA SANTIERA.
ARTICOLO SUL GIORNALE, ARRESTO PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE.
RICEVETTE UN GRANDE ENCOMIO IN POMPA MAGNA DEI METALLARI RIUNITI IN SEDUTA SPECIALE AI GIARDINETTI PUBBLICI, SEDUTI SULLE SPALLIERE DELLE PANCHINE STAPPARONO BIRRA DEL DISCOUNT.
DICEVAMO… AVEVAMO GIÀ AVUTO DIVERSI PROBLEMI PER LE LOCANDINE, PER INSULTI VARI, VELATI E NON, AL DJ ICONA LOCALE CHE POI DOPO ANNI FINALMENTE CI HA PERDONATI.
DOPO INSULTI RECIPROCI L’AMORE TRIONFA SEMPRE.
LOVE, BEER AND PISS!
HA A CHE FARE CON DEI COGLIONI… CHE CI VOLETE FARE?
POI, CERTE PUNK BAND CHE SI SENTIVANO DEPOSITARIE DEL VERBO “PUNK ROCK” CI INCOLPAVANO DI ESSERE MOLTO “POP“, TROPPO “ROCK“, NIENTE DI “GRUNGE“, ZERO “HARDCORE” E MOLTO “SBRONZ“.
PRIMA, DURANTE E DOPO I LIVE.
AVEVAMO SUONATO IN VARIE SERATE CON “CONTEST” MUSICALI, GARE CON CHIARISSIMO SCOPO DI LUCRO, DA PARTE DEGLI ORGANIZZATORI, NON AVEVAMO PELI SULLA LINGUA, NON APPENA SENTIVAMO ODORE DI FREGATURA MANDAVAMO L’ORGANIZZAZIONE TUTTA… TUTTA… A CAGARE, QUESTO NON ERA DI SICURO UNA COSA BUONA PER FARSI ACCETTARE DALLA “SCENA”.
O DA CHI ORGANIZZAVA I CONCERTI CHE VEDEVA DELLE MINE VAGANTI IN NOI.
IN TUTTI I SENSI.
Nella diapositiva:
a) Un fulgido esempio di “Horror Vacui” rodeoclownesco tipico del biennio ‘98-’99 sulle locandine
b) Di Usini o di Tissi basta che sia vino di proprietà
NEL 1999 TRA UNIVERSITÀ, FESTE ERASMUS, SBRONZE E CAVIGLIE ROTTE FACENDO GLI SPORTIVI CON LO SKATEBOARD COME I GRUPPI CALIFORNIANI, AVEVAMO SUONATO POCO.
MA ANDAVA BENE PURE SUONARE NELLE SCUOLE.
ROCK AND ROLL HIGH SCHOOL!!!
SUONARE ALLO SCIENTIFICO ERA ARIA FRESCA.
CI ERAVAMO PREPARATI, LA SERA SUONAVANO, TANTO PER CAMBIARE CON NOI, ANCHE I JACK & SPINOTTO, C’ERAVAMO ORGANIZZATI NELLA LORO SALETTA, POLLO PRONTO E LITRI DI VINO, DI TISSI, DALLA MATTINA!
DOVEVAMO SUONARE INTORNO ALL’IMBRUNIRE, STAVOLTA SENZA REMORE, TENDE E VETI DEL NOSTRO “SOVIETICO” SECONDO CHITARRISTA; NOI DA PRESTO ERAVAMO BUTTATI SU I DIVANI AD ASCOLTARE CASSETTE SDOPPIATE DEI DIESEL BOY E DEI DESCENDENTS, GRUPPI CHE SUONAVANO ESATTAMENTE COME SUSSINCHI NATI IN CALIFORNIA. QUELLA VERA PERO’.
ERAVAMO LORO FRATELLI MA DI MADRI DIVERSE.
ARRIVATI BARCOLLANTI NEL CORTILE CI RITROVAVAMO NEL POSTO GIUSTO, PALCO A 10 CENTIMETRI DA TERRA, SERVICE DI FORTUNA E TANTI BALDI GIOVINI E GIOVINCELLE.
VOLEVAMO SUONARE. ERAVAMO INVINCIBILI. PER UN’ALTRA MEZZORA ALMENO.
SUONAVANO LE SOLITE COVER BAND DEI METALLICA CON IL CHITARRISTA BRAVO CON LA CHITARRA A REGGIPETTO E OCCHIALETTI DA NERD PRIMA CHE ANDASSERO DI MODA.
SI’ NON ERA MODA, ERA SFIGA.
DOPO UN PAIO DI INSULTI AL TIPO DEL SERVICE CHE SPARA STRONZATE SU I VOLUMI “SE C’E’ SCRITTO 10 SULL’AMPLI VUOL DIRE CHE A 10 CI PUO’ ARRIVARE” SUONIAMO NOI RODEOS, LA COSA POSITIVA ALLA FINE CHE TUTTI POGAVANO… ANCHE I DETRATTORI, ALLA FINE POSSIAMO VEDERE NEL POGO LA “REDENZIONE DAI PECCATI” DELLE BAND SCOLASTICHE CHE CI ODIAVANO, “POGO MI FACCIO MALE, COSI’ SOFFRO E IMPARI“.
ERA UNA NOSTRA PICCOLA VITTORIA.
LA FINE DEL CONCERTO GIGIO L’AVEVA PASSATA A RECUPERARE BOTTIGLIE VUOTE CON ALTRI STUDENTI DELL’ISTITUTO VISTO CHE ERA LA SUA SCUOLA, NOI UNIVERSITARI RITORNAVAMO NELLA SALETTA DEI JACK & SPINOTTO A COMPLETARE L’OPERA INIZIATA LA MATTINA.
STUDI SUPERIORI.
Nelle diapositive:
a) Un altro chiarissimo esempio di “Horror Vacui” rodeoclownesco da pazzia post vino di Tissi
a) Costantino cerca di contenersi durante l’emozione pazzesca del suonare in un concerto scolastico
c) Gigio impegnato in un assolo nel mezzo del disinteresse generale allo Scientifico di via Monte Grappa
LA LOCANDINA ERA UNA CITAZIONE DI TUTTO QUELLO CHE ERA SUCCESSO NEL PERIODO PRIMA, IL FATTO CHE I NOSTRI “FLYER” STESSERO DIVENTANDO PIUTTOSTO OFFENSIVI PER LA “SCENA” ERA DI TUTTO CONFORTO PER NOI.
COMPIACERSI DELLE PROPRIE FIGURE DI MERDA, E’ IL PRIMO PASSO PER NON AMMETTERE LA PROPRIA DEMENZA.
CHI VOLEVA SENTIRE UN BUON GRUPPO DI COVER ANDAVA NELLA SALETTA AMMUFFITA DI “MARCO SERRA” (MITICO IMPRENDITORE DELLE SALETTE A PAGAMENTO IN “NERO” ) SI SENTIVA LA BAND DEL MOMENTO CHE FACEVA LE COVER DEI PEARL JAM SENZA SAPERE CHE IL MOMENTO “GRUNGE” ERA FINITO DA UN BEL PEZZO, OPPURE CHI SI VOLEVA FARE DUE RISATE E SENTIRE QUATTRO CIALTRONI CHE SUONAVANO MUSICA INVENTATA AL 75% POTEVANO ADDIRITTURA SENTIRLI IN QUALCHE BARETTO PUTRIDO.
IL CONCERTO DOPO E’ SOLO A TRE MESI DI DISTANZA, PASSAVANO ERE GEOLOGICHE TRA UN EVENTO E L’ALTRO.
IL TEMPO SCORREVA LENTO, SE CI DOMANDATE COME…
BEH TUTTO ERA MORBIDO, COME GOMMAPIUMA E NEL NOSTRO CIELO SPLENDEVA UN SOLE POTENTISSIMO STILE “90210”, ANCHE DI NOTTE, SOLO PER NOI… SOLO NELLA NOSTRA TESTA.
NELLA NOSTRA CALIFORNIA.
NELLA NOSTRA CALIFORNIA C’ERANO PUFF AL FORMAGGIO E DRUGAL DA DUE LITRI.
NELLA NOSTRA CALIFORNIA C’ERANO PROVE A PANZA NUDA IN SALETTA E NUOVE CANZONI CHE INNEGGIAVANO ALLA CALIFORNIA CHE SI DOVEVA VIVERE ASSOLUTAMENTE CON I CALZONI CORTI ANCHE A DICEMBRE.
ERANO GLI ANNI DELLE FESTE CONTINUE, A CASA DI ERASMUS SCONOSCIUTI, VARI PABLO, MARIA, FERNANDO, DOLORES, MAZINGA ZETA, FESTE SUL TETTO DELLA FACOLTA’ DI AGRARIA, ALCOOL A GO – GO, UNO SCAMBIO DI CEFFONI CON QUALCHE VILLICO DI PASSAGGIO CHE URLAVA L’INDIPENDENZA DEL KAZAKISTAN AI QUATTRO VENTI.
ERANO GLI ANNI DEI DENTI SCHEGGIATI, CAMMINATE SULLA CENTOTRENTUNO CON LA LUNA PIENA, DEI VARI: “MAMMA GUARDA CHE IERI NON SONO TORNATO A CASA“… E LA RISPOSTA: “…LO SO!” AL TELEFONO.
IL NUOVO MILLENNIO SI APRE CON INDIMENTICABILI VEGLIONI CHE POI CI SIAMO, PER FORTUNA QUASI DIMENTICATI, CENE FARAONICHE A SUON DI TRAMEZZINI E IMMANCABILI PATATINE PUFF AL FORMAGGIO, CON VOMITATE FOTONICHE MULTICOLORI E RISSE CON SCONOSCIUTI PER I MENO VALIDI MOTIVI NEI PARCHEGGI DELLA CITTADINA CATALANA A 30 CHILOMETRI DA SASSARI (”HEY CHE CAZZO HAI DA GUARDARE?” MENTRE TU SEI GIRATO DALL’ALTRA PARTE… “HAI DETTO PIPISTRELLO A MIO CUGINO” E VIA DICENDO), DORMITE ALL’ADDIACCIO DOPO FESTE A CASA DI CHISSA’ CHI E FIGURE DI MERDA NEI VARI LOCALI CITTADINI.
PER NOSTRA FORTUNA LA MEMORIA SELETTIVA SALVA LA PSICHE ELIMINANDO I RICORDI PEGGIORI, SENNÒ FIGURATEVI CHE COSA SAREBBE ORA IL NOSTRO MONDO.
O ALMENO DOVREBBE ESSERE COSI’.
O FINGIAMO CHE SIA COSI’.
AVETE MAI DEFECATO IN UN PARCHEGGIO TRA LE MACCHINE E POI PESTATO IL PRODOTTO DELLA VOSTRA EVACUAZIONE POSTERIORE PER POI PORTARVELA IN GIRO PER UNA MEZZA MATTINATA E NELLA MACCHINA DEI VOSTRI AMICI FINO AD ACCORGERVENE SOLO QUANDO L’ODORE DI MERDA DIVENTA PIÙ FORTE DI UN CALCIO NEL CULO TIRATO NELLE VOSTRE TERGA DA HULK HOGAN IN PERSONA?
ECCO SE NON L’AVETE FATTO NON POTETE DIRE DI AVERE UNA PUNK ROCK BAND.
QUESTI SONO I VERI RODEO CLOWN.
MA CHE PUZZA.
RITORNANDO A NOI… POTEVAMO ESSERE COME I FRATELLI GALLAGHER ? I MOTLEY CRUE ?
NO NIENTE DI TUTTO QUESTO.
MOLTO PROBABILMENTE SOLO DELLE DEFINIZIONI VIVENTI DELLA VOCE “IMBECILLE” SUL DIZIONARIO.
MI FECI UN TAGLIO DI CAPELLI STRATEGICO VISTO LA DEVASTAZIONE DELLA PARRUCCA IN DIVERSE FESTE, ORAMAI AVEVO I CAPELLI CHE SEMBRAVANO I DREAD DEL CANE DI JOHNATAN DEVIS DEI KORN CON LA RIGA AD UN FIANCO.
UNA VOLTA LAVANDOMELI RITROVAI NEL LAVANDINO UN PLETTRO FIRMATO DA YNGWIE MALMSTEEN, UN TRANCIO DI PIZZA AI FUNGHI E MORTADELLA E UNA TARGA DI MACCHINA DELLA CALIFORNIA ORIENTALE.
UNA VOLTA FUMMO SBATTUTI FUORI DA UN POSTO CHE DI BELLO AVEVA SOLO IL NOME (UN CELEBRE FILM DI ALBERTO SORDI E MONICA VITTI) E LA FREQUENTAZIONE FEMMINILE (CHE NATURALMENTE CI SNOBBAVA, COME BIASIMARLE?).
VENIMMO CACCIATI PER AVER INSULTATO UNA CAMERIERA CHE CI AVEVA PER SBAGLIO RITIRATO LE BOTTIGLIE ANCORA PIENE E S’ERA RIFIUTATA DI RESTITUIRLE.
POTETE QUI AGGIUNGERE PARTICOLARI TRUCIDI A VOSTRO PIACIMENTO CIRCA GLI INSULTI CHE SONO PARTITI DAL SOTTOSCRITTO E DALLA CIURMAGLIA DI MOSTRI AL MIO SEGUITO…IN DIREZIONE “CAMERIERA“.
C’ERA STATA PROPRIO AL SCENA DELLO SCIMMIESCO PERSONAGGIO DELLA SECURITY CHE PRENDEVA IL SOTTOSCRITTO DI PESO PER CAMICIA E CINTURA DEI PANTALONI E BUTTATO FUORI.. COME NEI SALOON..
BASTARDI RIDATEMI ALMENO LA MIA BIRRA!!!
LI’ NON CI FACEVANO PIÙ ENTRARE, STRONZI, (QUALCHE VOLTA CI PROVAMMO ANCHE TRAVESTITI, CON CAPPELLO, NASO FINTO, BARBA E BAFFI, MAGLIETTE PULITE, SCARPE NON BUCATE… MA NIENTE, RISPEDITI FUORI NON APPENA RICONOSCIUTI ) DOVEMMO ASPETTARE CHE ALLA PORTA CAPITASSE UN NOSTRO AMICO PER FARCI RIACCETTARE ALLA BETTOLA BASTARDA, PERALTRO LA BIRRA COSTAVA UN FRACCO DI QUATTRINI, LADRI.
MA NON CI BASTAVA, UN BEL BESTEMMIONE FORMATO “GERMANO MOSCONI” AL BANCONE DEL BAR PROPRIO IL GIORNO DI NATALE CI COSTA LA SCOMUNICA TEMPORANEA DA “GOFFREDO“, NOTO LOCALE “VIP” SASSARESE DEL TEMPO.
LA DEVOTISSIMA FIRST LADY DELL’OSTE CI SCOMUNICÒ E FACENDOCI ACCOMPAGNARE DALLE GUARDIE SVIZZERE ALLA PORTA CI NEGAVA LO CHAMPAGNE AL GUSTO DI LUPPOLO E LE VARIE CERIMONIE SACRE DEL TEMPIO.
IL NOSTRO BARETTO… NON AVREMMO VISTO IL SUO TAPPETO ROSSO ALMENO PER DUE SETTIMANE.
ERAVAMO SENZA “RED CARPET“, MA AVEVAMO LA SALETTA, E IL FANTASTICO “TAPPETTINO“, ZONA LIMITROFA ALLE NOSTRE ABITAZIONI CON AMPIO PARCHEGGIO DOVE SOSTARE CON BOTTIGLIE, ALBERI E AIUOLE USO BAGNO, MACCHINA SCASSATA CON STEREO A CASSETTE, PALLONE “SUPERTELE” E TAVOLA DA SKATEBOARD, CON LA QUALE PROVARE LE PIÙ ARDITE FIGURE ACROBATICHE, RIGOROSAMENTE TRASFORMATE IN FIGURE DI MERDA, VISTO CHE IL MEZZO LO SI PRENDEVA SEMPRE IN CONDIZIONI VICINE ALLA COTTURA CROCCANTE AL FORNO A 180°.
IL PRIMO CONCERTO DELL’ANNO GIUBILARE E’ IN UN BAR DELLA ZONA NORD-OVEST, GIORNO DEL MIO COMPLEANNO, DEI RODEO CLOWN, DI ELVIS E DAVID BOWIE, NONCHE’ GIORNO DELL’ULTIMA BATTAGLIA DI CAVALLO PAZZO CONTRO LA CAVALLERIA DEGLI STATI UNITI.
NEL LOCALE SUONIAMO DUE ORE SENZA SOSTA, PROPONIAMO IL NOSTRO PUNK ROCK A TUTTOMOTORE, MA IL GENERE NON VIENE ASSOLUTAMENTE GRADITO SE NON DA TRE O QUATTRO ORSI BRUNI AL BANCONE CHE POI DIRANNO AL GESTORE DEL LOCALE: “BRAVI QUESTI RODEO CLUB“.
IL NOSTRO GENERE, RIMANE UN PO’ OSTICO ALLE ORECCHIE DEI PRESENTI, CHE SONO MOLTI, FINALMENTE UNA SERATA COL PIENONE.
DOPO UN PAIO DI “BASTA STRONZI” E AVER TROVATO SULLA MACCHINA UNA SCRITTA “BASTARDI DI FUORI” (PUR ESSENDO SOLO A TRENTA CHILOMETRI DA CASA) CAPIAMO CHE LA BAND STA ANDANDO ALLA GRANDE, MTV E’ VICINA.
O SIAMO VICINI A UNA SUSSA DATA DAI LOCALI PERSONAGGI AL BILIARDO CHE CI GUARDANO IN CAGNESCO.
CI HANNO PAGATO, SIAMO SBRONZI, NON ABBIAMO LA PATENTE, QUALCUNO CI ACCOMPAGNERÀ A CASA, COSA CHIEDERE DI PIÙ?
TRE BIRRE DA PORTARE VIA. GRAZIE.
Nelle diapositive:
a) La locandina con una mina di gruppo per il gruppo del nostro caro Luis Armstrong, primo Jazzista sulla Luna
b) M. Luter King rimane basito dal taglio di capelli diabolico di Joe
UNIVERSITÀ-USCITE-DUE DI PICCHE DALLE RAGAZZE-BIRRE-SKATEBOARD-FIGURE DI MERDA-ALTRE BIRRE-SALETTA, QUESTA ERA LA NOSTRA SOLITA STORIA.
UN RIMEDIO ALLE ANGHERIE DELLA VITA ERA QUELLO DI REGISTRARE UN NUOVO CD. UN CD VERO, DI QUELLI CON LA COPERTINA BELLA, UNO DI QUELLI CHE QUANDO NE PRENDI UNO E LO INFILI NELLO STEREO SEMBRA QUELLO DI UNA BAND VERA.
L’IDEA CI RONZAVA IN TESTA DA TEMPO, AVEVAMO UN SACCO DI CANZONI PRONTE.
PRENDIAMO LA DECISIONE, COSTANTINO (SECONDA CHITARRA) DECIDE DI NON STARE PIÙ NELLA BAND E ABBANDONA, DOPO UNA TERRIBILE PROVA IN SALETTA DOVE TENTAVA DI EMULARE LUCIANO PAVAROTTI MISTO A UN CHIWAWA CASTRATO.
COME ESTENSIONE DI VOCE I PARAGONI SONO QUESTI.
DICE CHE HA ALTRI PROGETTI, CI PRONUNCIA LA CELEBRE FRASE: “ALLOVA IO MI VENDO TUTTO, CHITAVVA E AMPLIFICATOVE E MI COMPVO LA MOTO, COSI’ LA DOMENICA INVECE CHE PVOVAVE ME NE VADO A POVTO TOVVES CON IL VENTO NEI CAPELLI“..
VENTO NEI CAPELLI?
ERA RASATO A ZERO.
PAZIENZA, COSTA VA VIA DALLA BAND. CI MANCHERÀLA SUA “ZANZARONA“, COM’ERA SOPPRANNOMINATA LA SUA CHITARRA.
ADIEU.
RIMANIAMO IN TRE E CONTINUIAMO COSI’ COME SI DICE DA NOI, MENO TESTE MENO PENSIERI (CHE GIÀ ERANO POCHI E SEMPLICI), SUONIAMO POCO PIÙ SPESSO, MA IN TRE VA DECISAMENTE MEGLIO.
SI SUONA NEI PEGGIORI LOCALI CHE PROPONGONO DELLE SERATE, PROPRIO PER SCELTA, PERÒ CI DIVERTIAMO UN SACCO, MA SOPRATTUTTO DOBBIAMO METTERE DA PARTE SOLDI PER IL NOSTRO VERO CD.
LA DEMO CI STAVA STRETTA, PIBUS, IL NEGOZIO DI DISCHI DELLA CITTÀ LA VENDEVA, L’AVEVAMO REGISTRATA IN CD, MA A DIRVELA TUTTA, E COME GIÀ RACCONTAMMO ERA UNA CAGATA COLOSSALE, UNA VERA MONDEZZATA.
IL PRIMO CONCERTO IN TRE ERA IN UNA EX-DISCOTECA RIUTILIZZATA COME PSEUDO BAR, LA SERATA PROCURATA DAL FONICO INDIANO, COMPAGNIO DI BISBOCCE NEL CONCERTO NEL DESERTO DEL SERENGETI, IN COMUNE CON ALTRI QUATTRO-CINQUE GRUPPI REGISTRO’ LA MITICA CIFRA DI UNA QUARANTINA DI PRESENTI, QUASI UN RECORD DI MEDIA ANCHE OGGI.
SUONAMMO UNA QUINDICINA DI MINUTI, VOLAVANO LE POLTRONCINE, I METALLARI NON CI ODIAVANO PIÙ, ALMENO QUEGLI ALTRI METALLARI “DEATH” S’ERANO ESTINTI, ERANO SOPRAVVISSUTI QUELLI CON UNA PIGMENTAZIONE DIVERSA, ERAVAMO DAVANTI AD UN CAMBIO DI SPECIE, E DI HABITAT, DI ERA, “IL LOCALE CON MUSICA DAL VIVO” STAVA PRENDENDO PIEDE.
QUA DARWIN CI AVEVA AZZECCATO.
VIVA LA EVOLUCION!!!
Nelle diapositive:
a) La locandina del primo concerto dei Rodeo Clown con la formazione a tre
b) I micidiali basettoni di Charles Darwin
CI FU ANCHE LA RECENSIONE SU UN GIORNALE LOCALE, PROPRIO IN QUEST’OCCASIONE FUMMO CHIAMATI AD UN CONCERTO ADDIRITTURA PER DUE MESI DOPO, IN UN PICCOLO TEATRO CHE SI TROVAVA NELLA ZONA CHIAMATA “KOREA“, UNA FESTA, BIRRE A PROFUSIONE E UN BEL PO’ DI GENTE, L’ATMOSFERA ERA UN PÒ STRANA, NON ERAVAMO A NOSTRO AGIO, C’ERANO DEI “VERI” MUSICISTI, IL DUO DI DESSÌ SUONAVA LA SERA, E NOI SUBITO DOPO.
NELLA SERATA CI STAVAMO BENE COME UNA PALATA DI MERDA SU UN VESTITO DA SPOSA.
COSÌ PENSAVAMO, INVECE, ASSURDO LA GENTE HA GRADITO, BALLI, CHE DICO BALLI, DANZE INTORNO AL FUOCO STILLE VILLAGGIO DI ASTERIX, OFFERTA DI CAVALLI E BIONDE GALLICHE DA PRENDERE IN MOGLIE DOPO AVER SCOLATO ETTOLITRI DI IDROMELE E DOPO AVER PIANTATO TRE MENHIR IN TERRA.
Nelle diapositive:
a) La locandina del concerto “a Korea” non “in Korea”
b) Piazza d’Italia finalmente profanata dai Rodeos
PUNTAMMO ALLA NOSTRA NAVE CON LA PUNTA A FORMA DI DRAGO DA UN’ALTRA PARTE, ADDIRITTURA DUE GIORNI DOPO, IN PIAZZA D’ITALIA, PER L’ENNESIMA FESTA DELL’ARTE. STAVOLTA SUONAVAMO AGLI ORARI GIUSTI E CON IL PUBBLICO DELLE GRANDI OCCASIONI.. CHE NON ERA LI’ PER NOI… NIENTE DI MEGLIO, I NOSTRI BRANI PIÙ BALLABILI DURAVANO MASSIMO UN MINUTO E MEZZO CON UNA PAUSA AL CENTRO.
RIUSCIVAMO AD ESSERE DELLE VERSIONI DEI RAMONES LIOFILIZZATI, SEMPRE VERSIONE DEL DISCOUNT.
MITICA SCENA SOTTO IL PALCO, IL BATTERISTA DI UN GRUPPO SASSARESE ( UBRIACO COME E PIÙ DI VASCO ROSSI A COLAZIONE ) CHE NON AVEVA LE IDEE CHIARE SU COSA PROVAVA VERSO DI NOI CI INSULTAVA OGNI TRE PAROLE DI APPREZZAMENTO.
TEAM DI BIOLOGI DELL’ARKANSAS STUDIANO ANCORA IL COMPORTAMENTO DI QUESTO ANIMALE/OMINIDE/VEGETALE/MINERALE.
TUTTO QUESTO, IL FATTISSIMO DRUMER, LO FARFUGLIAVA APPESO CON LA DELICATEZZA DI UN ELEFANTE SPAZIALE ALLE TRANSENNE CHE A FATICA TENEVANO I SUOI CINQUECENTO CHILI DI PESO.
QUALCUNO CANTAVA LE NOSTRE CANZONI! QUELLA CAZZO DI DEMO AVEVA GIRATO PERÒ.
IO INDOSSAVO UN ELEGANTE CAPELLINO CHE FACEVA MOLTO CASSIERE DI McDONALDS.
SFASCIAMO LE CHITARRE SUGLI AMPLIFICATORI COSÌ DA NON FARLI USARE A NESSUNO PER IL RESTO DEL CONCERTO.. SCENDIAMO DAL PALCO COPERTI DI INDUMENTI DI BIANCHERIA INTIMA FEMMINILE LANCIATI DA SOTTO IL PALCO, SALITI SUL NOSTRO TOUR BUS FACCIAMO TALMENTE TANTO SESSO CON TALMENTE TANTE RAGAZZE DA PERDERE IL CONTO E IL GUSTO… AVEVAMO LA SENSAZIONE DI ESSER TALMENTE STANCHI, ANNOIATI E NAUSEATI DAL SESSO ALTRUI DA DIVENTARE NOI STESSI DEGLI ERMAFRODITI.
MAGARI, SCENDIAMO DAL PALCO NEL COMPLETO DISINTERESSE GENERALE SALUTATI DAI NOSTRI QUATTRO AMICI E DAI SOLITI DUE METALLARI CHE ORAMAI SONO IL NOSTRO FAN CLUB UFFICIALE.
DOPO IL CONCERTO CI RITROVIAMO CON GLI ALTRI MOSTRI VICINO AL CAMION DEI PANINI PUTRIDI, CON DUE BIRRE IN MANO, IN PERIFERIA, COME ALL’INIZIO DELLA NOSTRA STORIA, IL POSTO DAL MENÙ PRELIBATO SI CHIAMA LO “ZOZZONE” DOVE SI AGGIRANO FACCE DA CRONACA NERA IN UN GIORNALE LOCALE, UN POSTO DOVE DIPENDE DALL’ORA E DALLA FREQUENTAZIONE ANCHE I TALEBANI SI PISCEREBBERO IL MUTANDONE.
COSA SI PUO’ VOLERE DI PIU’ DALLA VITA?
OLTRE QUESTA BIRRA CHE ABBIAMO IN MANO?
UN’ALTRA BIRRA.
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