GIOVANI, NON PROPRIO CARINI E ALCOLIZZATI. OVVERO: SUONARE PEGGIO DI QUANTO TI SEI PREFISSATO, VIVA VIVA VIVA GLI AMICI BIDONARI, LE CUL DE CHEVAL DELLE TUE EX E DORMIRE PER STRADA VESTITO COME UN COMPLETO COGLIONE. DATECI UN AULIN, ANZI DUE.
1, Nov, 2011«VI ‘HIAMO UN’AMBULHANZA RAHAZZI? ‘HE VI È A’HADUTO?»
QUESTA TERRIBILE TRASPOSIZIONE GRAFICA DI UN ACCENTO TOSCANO È SUPPERGIÙ QUELLO CHE NEL DORMIVEGLIA SENTIVAMO MENTRE RINVENIVAMO IN MEZZO ALLA STRADA.
IO ABBRACCIAVO A ‘MO DI CUSCINO L’ANGOLO DI MARCIAPIEDE DI UNA TRAVERSA DEL LIDO DI ALGHERO, FORMICHE MI CAMMINAVANO IN FACCIA COMPONENDO LO STESSO SOBRISSIMO TATUAGGIO TRIBALE DI TYSON.
IN BOCCA UN SAPORE MISTO POSACENERE, SABBIA DEL GATTO, TEQUILA E IN MEZZO AI DENTI PEZZETTI DI POP CORN.
CINGUETTII, SCAMPANELLII, STELLINE BARILLA, SATELLITI E PIANETI CI GIRAVANO VORTICOSAMENTE INTORNO.
MEZZO METRO DAVANTI A ME DORMIVA GIGIO SEDUTO SUL MARCIAPIEDE CON LA SCHIENA SUL MURO, QUALCUNO GLI AVEVA LASCIATO ANCHE DELLE MONETINE PENSANDO SI TRATTASSE DI QUALCHE PROFUGO SLAVO ARRIVATO DALLE LANDE BALCANICHE PRIMA A NUOTO POI IN MONOCICLO POI A PIEDI PER POI CROLLARE ESAUSTO IN VIA DEL CARSO, TRAVERSA DEL LIDO, AD ALGHERO.
AVEVA GLI OCCHI APERTI MA STAVA RUSSANDO.
MA COME OGNI BUON MUSICISTA TENEVA IL TEMPO ALTERNANDO “RESPIRO, RANTOLO, TRE COLPI DI CASSA, SOSPIRO“.
ERA MEZZOGIORNO PASSATO E C’ERA UN CALDO FOTTUTO.
ERAVAMO A FINE MAGGIO.
UN TIZIO (IL PRESUNTO TOSCANO) IN BICICLETTA ERA DAVANTI A I NOSTRI CORPI ESANIMI SPAVENTATISSIMO SOPRATTUTTO PER IL NOSTRO ASPETTO, IO INDOSSAVO UNA NON ESATTAMENTE ELEGANTISSIMA CAMICIA CON FANTASIA FLOREALE STILE HAWAII-FIVE-O ALTERNATA A SCHIZZI DI SANGUE, UN OCCHIO NERO E NON AVEVO PIÙ GLI OCCHIALI, SUDAVO ORSETTI GOMMOSI, GIGIO OLTRE ALLE OCCHIAIE DI ORDINANZA, SFOGGIAVA IL NUOVO MODELLO ALLA BORIS KARLOFF; INDOSSAVA PAPILLON E CAMICIA UN TEMPO BIANCA, AL MOMENTO CONDITA DI TUTTE LE SALSE DA STUZZICHINI E APERITIVI ACROBATICI POSSIBILI E IMMAGINABILI, PUZZOLENTE DI VOMITO AI VARI COCKTAILS, UNICO, FIN’ORA, RICORDO DELLA SERATA PRECEDENTE.
“PER ENTRAMBI NOI DUE, TUTTI QUANTI.” (cit.)
ECCO LA SERATA PRECEDENTE.
COM’ERA FINITA LA SERATA PRECEDENTE?
COME CAZZO ERAVAMO FINITI IN QUELLA STRADA, UN VICOLO CHIUSO, DI FRONTE ALL’ABITAZIONE ESTIVA DEL NOSTRO AMICO ALKATRAZ?
«MA… MA… MA VAFFANCULO!!»
LA MIA RISPOSTA AL TIZIO IN BICICLETTA.
POI IL MAL DI TESTA PARAGONABILE ALL’ESPLOSIONE DELLA BOMBA DELLO ZAR NELL’ISOLA DI NOVAJA ZEMLJA RIPRENDE A TORMENTARMI.
LE MIE TEMPIE PUSAVANO TALMENTE TANTO CHE LA PLETORA DI BOTTIGLIE DI BIRRA VUOTE CHE AVEVAMO A FIANCO A ‘MO DI CORREDO FUNERARIO ETRUSCO VIBRAVANO.
«MA STATE BENE?» RIPETE IL TOSCO, BARBUTO IN CIABATTE, PANTALONI BIANCHI DI RASO, CAPELLI LUNGHI, RICCI.
GIGIO FA DI SÌ CON LA TESTA. IL TIZIO SE NE VA, CAPISCE CHE SIAMO VIVI. DICE «PENSATE ALLA SALUTE» SI RIACCENDE LA PIPETTA DEL CRACK E RIPRENDE A PEDALARE ALLEGRAMENTE.
CAZZO, DEVO PISCIARE MI DOVREI ALZARE, SONO TENTATO DI FARMELA ADDOSSO.
PORCO MONDO!
COME CAZZO C’ERAVAMO FINITI ADDORMENTATI IN MEZZO ALLA STRADA.
PORCA MISERIA CHE MAL DI TESTA.
Nelle diapositive : a) Il delicatissimo Tatuaggio di Mike Tyson col quale condividiamo oltre la bellezza estrema, la dedizione per l’arte culinaria, la passione per lo sport e momenti di sobrietà pazzesca b) Il mal di testa da postumo di sbronza quando raggiunge il livello Bomba Tsar c) Boris Karloff ci mostra il modo più consono per indossare un paio di occhiaie post concerto e/o serata devas tation d) Gigio e Joe si risvegliano in Via Cervi ad Alghero e) la locandina del tragico evento f) Molte fantastiche serate si concludono in terribili giornate che iniziano così
RIFACCIAMO I CONTI: PERSI NEL NOSTRO TOUR MONDIALE CHE IN REALTA’ POTEVAMO FARE SOLO NELLE NOSTRE POVERE TESTE CI TOCCAVA UNA SERATA AD ALGHERO IN UN LOCALE CHE STAVA QUASI SULLA SPIAGGIA GESTITO DA UN MOTOCICLISTA ABBASTANZA SOVRAPPESO, ABBASTANZA TROPPO DICIAMO, SIMPATICO COME UN BRUFOLO DENTRO AL NASO.
UNA PERSONA TALMENTE IGNORANTE CHE SE FOSSE ENTRATA PER CASO IN UNA LIBRERIA IL PALAZZO SAREBBE IMPLOSO GENERANDO UNA SUPERNOVA.
NONOSTANTE CHE IL PADRONE DEL LOCALE FOSSE UMANAMENTE E VISIVAMENTE UNA MERDA E CAPITASSERO RISSE E DISCUSSIONI OGNI VOLTA CHE C’ERA UN LIVE, ANCHE SE QUESTO POSTO ERA UN POSTO DI MERDA, CI VOLEVAMO SUONARE.
QUESTO ERA UN LUOGO DI CULTO PER I CONCERTI NELLA ZONA.
ERA LA MECCA DEL ROCK AND ROLL PEZZENTE.
ERA MOLTO TEMPO FA, I LOCALI DOVE SUONARE ERANO REALMENTE DUE O TRE NELLA ZONA, DOVEVAMO SUONARE LI’ PER FORZA.
ALMENO D’APPARENZA POI NON ERA NEANCHE MALE, IN LEGNO, VICINO AL MARE, CON UN PICCOLO PALCHETTO, BIRRE ALLA SPINA E CON TUTTE LE LOCANDINE DEGLI ALTRI GRUPPI.
C’ERANO ANCHE QUELLE DELLE BAND CHE SE LA TIRAVANO, QUELLI COL «DISCO» QUELLI FAMOSI, QUELLI CHE ORA MALEDICONO IL GIORNO CHE HANNO MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO PENSANDO DI ESSERE ROCKSTAR IN UN POSTO DEL CAZZO COME QUESTO, BUTTATO SOLDI, MESSO INCINTA LA PRIMA CHE PASSA, TROVATO PER FORZA UN LAVORO DEL PIFFERO CHE GLI HA FATTO CAPIRE DI SCENDERE DAL PIEDISTALLO AUTOCOSTRUITOSI IL CHE HA COINCISO CON UN’INESORABILE CADUTA DI CAPELLI. ALCUNI DI QUESTI SI VANTANO ANCORA DI QUESTE RELIQUIE DI SANTISSIME DISGRAZIE APPESE NEL SUDDETTO BAR.
L’UNIVERSALITA’ DEL NON ESSERE ESIBITA NELLA CATTEDRALE DEL FALLIMENTO MUSICALE SASSARESE.
LA SERATA ERA STATA PRESA PER DUE BAND, NOI RODEOS E I MITICI PLURICITATI IN QUESTE VIRTUALI PAGINE JACK & SPINOTTO CHE NEL FRATTEMPO AVEVANO RECUPERATO FOCA NELLA LORO FORMAZIONE.
AVEVO DISEGNATO LA LOCANDINA, UNA FIGATA, ERA TUTTO OK, L’ABBIAMO APPESA IN OGNI DOVE, LA SERATA ERA PRONTA.
PAGA DA FAME, SBRONZA GARANTITA, PRIMA, DOPO E DURANTE.
ERA QUELLO CHE VOLEVAMO E CI FACEVA SENTIRE IN CALIFORNIA.
ANZI IN GALIFFORNIA.
LA FORMAZIONE DEI RODEO ERA QUELLA DELLE PRECEDENTI, IO E GIGIO PEDRO ALLA BATTERIA, ERA ORAMAI LONTANO IL PERIODO NEL QUALE IL NOSTRO SECONDO CHITARRISTA PSEUDOSURFISTA SI SGANCIAVA DAL GRUPPO PROVANDO L’AVVENTURA SPORTIVA.
DIFATTI AVEVA TENTATO L’INGRESSO NELLA SQUADRA UNIVERSITARIA SPORTIVA, NEI CENTO METRI AVEVA OTTENUTO L’INVIDIABILE TEMPO DI 56 SECONDI. SI SPOSTA PIÙ VELOCEMENTE LA SICILIA DALLA COSTA DELLA CALABRIA DURANTE UN MILLENNIO.
ARRIVIAMO IL POMERIGGIO INCRIMINATO AD ALGHERO, PRIMA DI PASSARE AL LOCALE CON FOCA “DAMINAS” ANDIAMO ALLA STANDA DOVE CI PRENDIAMO UN PAIO DI BOTTIGLIE DI VINO DI PORTO, SAI COM’E', IL MARE, IL CALDO, ASCOLTI I DIESEL BOY, CI VOLEVANO GLI ALCOLICI BEN GRADUATI PER NON SENTIRSI TROPPO IN FORMA SENNO’ SE FOSSIMO STATI TROPPO IN FORZE QUEL LOCALE GLIELO SFASCIAVAMO.
MA POI METTI CASO CHE LA BIRRA DEL LOCALE NON FOSSE BASTATA.
COME AL SOLITO IL RAGIONAMENTO ERA QUESTO «COSA C’È DI MEGLIO DI VINO E BIRRA? ALTRO VINO E ALTRA BIRRA»
ARRIVATI AL POSTO INIZIAMO A PIAZZARE TUTTO, IO, GIGIO, FOCA E ALKATRAZ, GLI ALTRI ARRIVERANNO PIÙ TARDI.
IL TIZIO CHE COMANDA NON C’È CI ACCOGLIE UNA SPECIE DI RELITTO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE SPIAGGIATO CHE DOVREBBE ESSERE LA RAGAZZA, VISTO CHE CI SIAMO FACCIAMO DETONARE QUELCHE BIRRA AL BANCONE, FA CALDO.
IL PASSARE ALL’INTERNO DELL’UNICA STANZA DEL LOCALE CON UNA BIRRA IN MANO FACEVA UN EFFETTO MOLTO BRITISH MUSEUM, UNA MAREA DI LOCANDINE SU PARETI E SOFFITTO CHE NON ERANO ALTRO CHE LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI VARI FALLIMENTI GENERAZIONALI DI MEZZA PROVINCIA DI SASSARI IN MATERIA MUSICALE.
CAZZO CHE BELLO FARNE FINALMENTE PARTE.
COME GIA’ STRARACCONTATO, L’ALTRA VOLTA IN CODESTO SACRO LOCO NON CI FECERO SUONARE. MA STAVOLTA TOCCA A NOI.
LA NOSTRA LOCANDINA FACEVA QUINDI LA SUA PORCA FIGURA IN MEZZO A QUELLE DI GENTE CHE ORA SPINGE PASSEGGINI CON FIGLI CHE NON SON SICURI DI AVER EFFETTIVAMENTE CONCEPITO MA FINGONO DI ESSERNE FIERI O PERSONAGGI CHE ORA LITIGANO CON FIGLI ADOLESCENTI SU CHI DEVE ANDARE A COMPRARE IL FUMO.
TRA UNA BIRRA E UN ALTRO PAIO FACCIAMO ANCHE I SUONI.
IL NOSTRO BATTERISTA LATITA MA NON CE NE PREOCCUPIAMO, SONO LE QUATTRO DEL POMERIGGIO E ARRIVANO DUE RAGAZZI NORVEGESI BIANCHI COME I SALE E BIONDI COME ENZO PAOLO TURCHI, INIZIAMO A CHIACCHIERARE IN UN IMPROBABILE E TERRIBILE INGLESE ALLA RUTELLI/LA RUSSA DA LÌ PARTE UNA JAM SESSION CON ALKATRAZ ALLA BATTERIA IO AL BASSO E UNO DEI DUE NORDICI, IL PIU’ UBRIACO, ALLA CHITARRA.
SI SUONA TUTTO DA JIMI HENDRIX A SERGIO ENDRIGO (CONOSCIUTISSIMO NEI PAESI SCANDINAVI), SARA’ IL CALDO, SARA’ CHE I NOSTRI VICHINGHI MANDANO ALCOOL A PROFUSIONE A FINE SESSION SIAMO GIA’ A LIVELLO SAN PATRIZIO, I DUE SPILUNGONI NORVEGESI NON SONO DA MENO, HANNO AFFITTATO UNA VESPA, TORNANO ALL’ALBERGO PER FARSI UNA DOCCIA PROMETTONO DI TORNARE PER IL CONCERTO DOPO L’APERITIVO, COSA SACRA NEL CIRCOLO POLARE ARTICO.
SBANDANDO PRENDONO LA STRADA VERSO IL CENTRO.
LA VESPA SEMBRAVA UN GIOCATTOLO GUIDATO DA DUE ORSI DEL CIRCO, BIONDI.
CI BUTTIAMO IN SPIAGGIA, IL SOLE CALA E NOI NON CAPIAMO GIA’ UN CAZZO, IL ROBUSTO VINO PORTOGHESE SI FA SENTIRE E SE NON BASTASSE CI SI AGGIUNGE A UNA COMBRICCOLA DI RASTA CHE BIVACCAVANO SULL’ARENILE QUESTO EVENTO METTE TUTTI DI IMPEGNO CON QUALCHE COSA PARTICOLARE PER SPROFONDARE IN COMPLETA ATMOSFERA RAGGAE.
EXODUS. NO BIRRA NO CRY. CHITARRE, PEACE AND LOVE.
METTETE DELLE MELANZANE NEI VOSTRI CANNONI.
BASTA CON LA VIOLENZA NEGLI STADI. PATRICK MBOMA’ PRESIDENTE!!!
ABBIAMO GLI OCCHI VERDI GIALLI E ROSSI.
VOGLIO BENE A TUTTO IL MONDO.
MAMMA MIA CHE FAME.
ARRIVIAMO AL LOCALE SCALZI E AFFAMATI COME PEREGRINI IN TERRASANTA ALL’ORA DI CENA, SI MANGIA UNA CARBONARA DA DUE CHILI, COME SE NON BASTASSE CI BEVIAMO DUE LITRI DI VINO A CRANIO FILTRANDOLI A BOCCA APERTA DIRETTAMENTE DAI FANONI.
BRINDISI AL SACRO SEPOLCRO E ALL’ARCANGELO GABRIELE.
IL GESTORE DEL LOCALE SEMBRA TRANQUILLO, PER ORA.
ANCHE SE INSISTENTEMENTE CI CHIEDE QUANTA GENTE VERRA’ AL CONCERTO E SE SOPRATTUTTO TUTTI BERRANNO COME STIAMO FACENDO NOI.
LO TRANQUILLIZZIAMO CON LA CALMA ESTREMA DI CHI GIOCA AGLI SCACCHI SULL’ORLO DI UN PRECIPIZIO CITANDO DATI A CASO E PERCENTUALI NON CREDIBILI. NON SO COSA VOGLIA DIRE MA ORAMAI ABBIAMO SUPERATO LO SPAZIO TEMPO E TUTTO È DIVENTATO SOFFICE E MORBIDO IL PAVIMENTO DONDOLA È COME CAMMINARE SU UN MATERASSO A MOLLE.
LA GENTE TARDA AD ARRIVARE, MA A NOI CHE CI FOTTE, TANTO NON CAPIAMO UN CAZZO E VEDIAMO QUINTUPLO.
STASERA SUONIAMO IN QUINDICI.
PRENDIAMO DA BERE PER TUTTI.
SONO LE UNDICI DEI SERA E INIZIA A VEDERSI LA COMBRICCOLA DEI MOSTRI.PERALTRO ARRIVANO ALCUNI PERSONAGGI CHE SCAVAVANO CON ME DURANTE LE SCORRIBANDE ARCHEOLOGICHE DEGLI ANNI DELL’UNIVERSITA’. ARRIVA ANCHE UNO SOLO DEI DUE NORVEGESI DEL POMERIGGIO, L’ASSENTE, DOPO LA DOCCIA ERA CROLLATO INESORABILMENTE A LETTO COLLASSATO ESANIME.
AVEVANO CONTINUATO A DARCI DENTRO AL BAR DELL’ALBERGO FINCHÉ L’APERITIVO NON È VENUTO BENE.
QUESTI NORDICI, QUANDO SI METTONO IN TESTA UNA COSA LA FANNO SOLO SERIAMENTE.
I JACK & SPINOTTO SONO QUASI AL COMPLETO MA MANCA IL NOSTRO BATTERISTA, COME DIAVOLO SI FA? CI SI IMPROVVISA UNA BAND COL GESTORE DEL LOCALE CHE SI POSIZIONA ALLA BATTERIA, MA MORDE VOLLUTTOSAMENTE LE BACCHETTE MENTRE SUONA E CI FA GESTI OSCENI, SESSUALI, IPERSESSUALI, VIOLENTI, IPERVIOLENTI E MI SA CHE CI SPARERA’ ANCHE UNA MAREA DI CALCI IN CULO IN VERITATE ET CARITATE, QUINDI SEMBRA MENO TRANQUILLO, TRANQUILLISSIMO DI PRIMA.
LA COSA, IN REALTA’ ERA VENUTA MEGLIO CON I RAPPRESENTANTI DELL’EUROPA DEL NORD.
CHIEDIAMO DA BERE, «ANCORA?» SI GIRA STIZZITA LA «COSA» LEGATA PER UN RAPPORTO DI AMICIZIA/SESSO/DISGRAZIE/STUDI ANTROPOLOGICI/DECOUPAGE/DISGRAZIE ESTREME/ESPERIMENTI ALIENI AL PADRONE DEL LOCALE.
PAGHIAMO, CI ALLONTANIAMO DAL BANCONE, CAPIAMO CHE NON STA ANDANDO TUTTO ALLA GRANDE PER TUTTI.
QUANDO VEDIAMO IL BOSS DEL POSTO CHE ESCE DA UNO STANZINO COPERTO SOLO DA UNA TENDA DOVE ALL’INTERNO DELLA QUALE SI INTRAVEDEVANO STRUMENTI MEDIEVALI PER TORTURE CORPORALI APPESI E I RESTI DEI CADAVERI DI BAND CHE AVEVANO PRECEDENTEMENTE AVUTO A CHE RIDIRE COL NOSTRO ARRIVA FINALMENTE IL NOSTRO BATTERISTA CHE S’ERA ATTARDATO SU I BASTIONI DELLA CITTA’ CATALANA CON LA SUA DOLCE META’ PER DARLE UNA BUONA DOSE DI ROCK AND ROLL DA DIETRO COMPLICE IL TRAMONTO ROMANTICO SULLA BAIA ALGHERESE.
Nelle diapositive : a) Il vino di Porto, oscar per gli effetti speciali della serata b) Attualmente occupa la 12ª posizione nel Ranking mondiale FIFA. c) Patrick Mboma for President d) Joe in versione Hawaii e)La pasta alla Carbonara, la base di ogni cena plurivitaminica superpower f) Gigio spara un assolo di Kazoo davanti a uno stupefatto Pedro
NON ABBIAMO TEMPO PER DISCUTERE, SI SALE SUL PALCO, BARCOLLANDO, MA CON STILE.
I SUONI SONO IN RIGOROSISSIMO STILE GG ALIN, SUONIAMO LE NOSTRE DISCUTIBILI CANZONACCE, TUTTO A VELOCITA’ SMODATA.
SOTTO IL PALCHETTO NON C’È LA CALCA DELLE GRANI OCCASIONI, TUTT’ALTRO. MENOMALE SIAMO PRATICAMENTE ANESTETIZZATI, CI SI INCASINA DA SOLI SI SBAGLIANO ANCHE GLI SBAGLI, PRATICAMENTE FACCIAMO LE COSE QUASI GIUSTE.
UNA FAMIGLIOLA CAPITATA LÌ PER CASO CI GUARDA INORRIDITA.
MI CASCA IL BASSO PER TERRA, MALEDETTO NEWTON!!!
PEDRO, IL DRUMMER PUR ESSENDO SANO COME UN PESCE AZZURRO FINDUS È FIACCO PER AVER GIRATO LE SCENE DI SESSO CON LA SUA BELLA DAVANTI A 35.000 PERSONE ASSIEPATE DAVANTI ALLA SUA PANDA PARCHEGGIATA SUL LUNGO MARE ALGHERESE.
SUONIAMO QUINDI COL FRENO A MANO TIRATO.
E’ BRUTTISSIMO FARE SESSO SICURO COL ROCK AND ROLL, DALLE ORECCHIE DI SOLITO NON TI ENTRA NULLA.
MA IN VERITA’ SEMBRAVA DI ASCOLTARE UN DISCO ROTTO CON UNA CAGATA DI MUCCA SOPRA.
DA LONTANO SCORGIAMO IL BOSS DEL POSTO CHE AFFILA UN’ASCIA BIPENNE.
DIRE CHE NON CAPIVAMO PIU’ UN CAZZO E’ POCO.
PER DOVUTE DEFICENZE FISICHE E MENTALI TAGLIAMO LA SCALETTA GIA’ CORTA, IO VESTIVO COME JOHNNY DEPP IN «PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS» SOLO CHE ERAVAMO IN UN BARACCIO, IO CAPIVO ADDIRITTURA MENO DEL SUDDETTO ATTORE STATUNITENSE, AVEVO ANCHE UNA CAMICIA A FIORI, I RAY-BAN SIMILI AI SUOI, UN CAPPELLO DA PESCATORE QUASI COME QUELLO, MA PRATICAMENTE ERO UN EMERITO IMBECILLE COME LUI, MA CON MENO SOLDI.
GIGIO AVEVA QUELLA CAMICIA BIANCA E IL PAPILLON CHE POI SPARÌ IN CIRCOSTANZE MISTERIOSE DOPO L’ASSOLO DI KAZOO SATANICO, MENTRE SERVIVA DUE PIZZE E UN PIATTO DI TAGLIATELLE ALLA BOLOGNESE AL TAVOLO DODICI CHE DIVISO PER SEI SEI SEI FA 0,018018018018018018018018018018018.
A PARTE IL CONCERTO CHE SEMBRAVA UNA PROIEZIONE DI UN FILM MUTO ACCOMPAGNATO DA SUONI DELLA GIUNGLA, ZOO, SAN PATRIGNIANO IN VACANZA, UNA COLLEZIONE DI DIAPOSITIVE SGRANATE. MAMMA MIA, DIRE CHE NON NE ABBIAMO AZZECCATO UNA E’ COME VENIRCI INCONTRO.
ALLA FINE DELLA PESSIMA PERFORMANCE UN SIGNORE DI UNA CERTA ETA’ PURTOPPO PER LUI, PRESENTE ALL’IMMONDA SCENA CI SI AVVICINO’ E DISSE: «RAGAZZI LO DICO PER VOI, PERCHE’ VI SERVA PER LA PROSSIMA VOLTA, AVETE FATTO SCHIFO!».
PRESA COME BUONA LA FRASE DEL TIZIO SCENDIAMO DAL PALCO TRA PARENTI, AMICI E CONOSCENTI CHE CI COMMISERANO E TURISTI CHE NON TORNERANNO PIÙ IN SARDEGNA.
LASCIAMO IL PALCO AI JACK & SPINOTTO, CHE ALMENO NON DIMOSTRAVANO ASSOLUTAMENTE DI ESSERE FUORI FORMA PUR AVENDO ASSUNTO SMODATE QUANTITA’ DI BENZINA, DI SICURO OTTENGONO UN RISCONTRO MIGLIORE DAL PUBBLICO ESSENDO PIUTTOSTO AVEZZI ALL’ESIBIZIONE SOTTO EFFETTO PIÙ CHE ALCOLICO.
CHE VI POSSO DIRE? C’E’ GENTE CHE REGGE E C’E’ GENTE CHE NE REGGAE DI PIU’.
IL NOSTRO BATTERISTA SCOMPARE NELLA NOTTE CON LA RAGAZZA SULLE SPALLE A ‘MO DI ZAINETTO VERSO UN ANFRATTO NELLA PINETA DOVE RIPRENDERE IL DISCORSO LASCIATO A META’ SUL LUNGO MARE CATALANO.
MENTRE SUONANO DELLE RAGAZZE SOSTANO INSISTENTEMENTE NELLA ZONA DEL PALCO. PUNTANO VISIBILMENTE E INSISTENTEMENTE I MEMBRI DELLA BAND, HO DETTO MEMBRI NON COMPONENTI, ALCUNI IN PARTICOLARE.
UNA DELLE ASTANTI ERA UNA NOTA LURIDA CHE OLTRE L’AVERE UN ASPETTO DECISAMENTE APPARISCENTE DA TRAVESTITO DI BORDELLO DI BANGOKOK ERA FIDANZATA CON UN PERSONAGGIO CONOSCIUTO PER IL SOPRANNOME DA MITILE E PER LA PASSIONE SFRENATA PER IL PESTAGGIO ACROBATICO NEI PARCHEGGI DELLE DISCOTECHE DOVE VOLENTIERI CAPOTTAVA O MEGLIO PARCHEGGIAVA IN MANIERA CREATIVA.
IL NOSTRO AMANTE DELLE PERFORMANCE CONSISTENTI IN RISSE ARTISTICHE SI DILETTAVA NELLA CACCIA DEGLI IGNARI RAGAZZOTTI CHE CASCAVANO NELLA RETE TESA DALLA SUA LAIDA FIDANZATA, SENZA DARGLIENE ALCUNA COLPA, ANZI GODENDO APPIENO DELLA PROPRIETA’ TRANSITIVA QUELLO CHE AVEVA GODUTO DELLA FIDANZATA AVREBBE FATTO GODERE DI PIACERE SADICO IL MITILE.
ERANO UNA SPECIE DI COPPIA DI SERIAL KILLER, LEI PROCURAVA PIACERE E DISPIACERE AL MALCAPITATO DI TURNO, LASCIANDOLO POI NELLE GRINFIE DEL NOSTRO MOLLUSCO DI SCOGLIO.
MENTRE I NOSTRI COMPARI PUNK ROCK SE LA SUONAVANO ALLA GRANDE NOI CI ATTACCAVAMO AL BANCONE COME MOSCHE VERDI METALLIZZATE SULLA MERDA.
ALLA FINE PARLAVAMO QUALCOSA CHE SI ASSOMIGLIAVA AL GRECO ANTICO MISCHIATO AL VERSO DEL TRICHECO RAUCO IN CALORE E IL RUMORE DEI VECCHI MODEM 56K QUANDO SI CONNETTEVANO AD INTERNET.
I JACK & SPINOTTO FINISCONO DI SUONARE LA GENTE CONTINUA AD UBRIACARSI, DAI POTEVA ANDARE PEGGIO. FORSE.
Nelle diapositive : a) I Rodeo Clown in pieno “Under Meow Meow Effect” b) Folletto? chi ha detto Folletto? c) Punk Rock Sing Along d) Joe e Luca Godzilla in evidente stato di estasi mistica dopo la visione delle opere d’arte dietro il bancone del “Louvre” di Alghero e) I Jack & Spinotto e un sobrissimo uditore del concerto mentre pratica una fellatio invisibile ad un “Daminas” con capelli di colore approssimativo f) Joe in versione “Pubblico dei Jack & Spinotto, bella zio”
ALKATRAZ PIUTTOSTO ALTICCIO PROMETTE DI OSPITARCI A CASA SUA QUA AD ALGHERO, HA DECISO DI RIMANERE A DORMIRE QUA, DOVREBBERO RIMANERE ANCHE ALTRI TRA I JACK & SPINOTTO IN EVIDENTE CONFUSIONE MENTALE.
NEL MENTRE VIENE CIRCUITO DALLA LURIDA DELLA QUALE ABBIAMO PRECEDENTEMENTE DISQUISITO, STOICO NON CEDE ALLE PROVOCAZIONI MA IPNOTIZZATO DAL GENEROSO DECOLTÉ SI RINCOGLIONISCE TALMENTE TANTO DA DIMENTICARSI DI AVERCI INVITATO A CASA SUA.
INTANTO IL SUO CHITARRISTA RIMANEVA OSTAGGIO DELLA RAGAZZA CHE CHIUSASI DENTRO LA MACCHINA CHIAMAVA LA MADRE DEL NOSTRO PER DENUNCIARE IL SUO STATO ALTERATO ATTRAVERSO UN TELEFONO GRANDE QUANTO LA GRAN BRETAGNA.
NON SI CAPIVA SE STAVA PEGGIO IL FIDANZATO UBRIACO O LA FIDANZATA ISTERICA.
MENTRE COLLOQUIO AMABILMENTE CON IL CESSO ALLA TURCA CIRCA I METODI PER CONTRASTARE LA STITICHEZZA MI AVVERTONO CHE GLI ALTRI DELLE BAND HANNO A CHE RIDIRE CON IL PINGUE MOTOCICLISTA E GESTORE DEL LOCALE PER IL COMPENSO.
«AVETE BEVUTO PIÙ DI QUANTO ABBIAMO INCASSATO, NON VI POSSO DARE IL PATUITO VI DEVO TOGLIERE ALMENO LA META’» DICEVA IL CICCIONE
«MA COME NON STAI MANTENENDO I PATTI!!!» RISPONDEVA QUALCUNO CON UN ALITO MICIDIALE.
POSSIBILE, MA SE L’AVEVESSIMO FATTO L’AVEVREMMO ANCHE PAGATA, C’E’ POCO DA SCHERZARE.
«MA POI VOI RODEO AVETE SUONATO MALE E IO SUONAVO IN UNA BAND CHE FACEVA SCHIFO» DICEVA IL NOSTRO IMPROVVISANDOSI ANCHE CRITICO MUSICALE DEL ROLLING STONE.
POI ERIGENDOSI GUIDA MORALE DELLA SERATA PENDANDO FORSE DI GESTIRE UNA BIBLIOTECA E NON UN MERDOSO BAR FORSE «AVETE ANCHE BEVUTO TROPPO».
GLI SI RISPONDE CHE SE AVESSIMO BEVUTO TROPPO SAREMMO COLLASSATI, DICIAMO CHE ABBIAMO DATO UNA MANO ALL’ECONOMIA, CHE CI FACCIA UN APPLAUSO.
LUI COMPRENDE MA DICE CHE SE NON CE NE ANDIAMO CI SCIOGLIE I CANI, DUE DOBERMAN CULTURISTI CAMPIONI MONDIALI DI SBRICIOLAMENTO OSSA.
E CON QUELLO CHE AVANZA DEI NOSTRI POVERI RESTI FARA’ SCACCIA SPIRITI CON SONAGLINI DA METTERE ALL’INGRESSO, DIETRO LA PORTA.
NOI SIAMO CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI DI CORTILE A SCOPO OFFENSIVO, DECIDIAMO DI FARCI DECURTARE LA SOMMA DAL COMPENSO DELLA SERATA, VABBEH VAFFANCULO.
GRAZIE A DIO NON GUIDIAMO NOI MA QUALCUN ALTRO DECISAMENTE PIU’ SOBRIO DI NOI E CI VUOLE POCO AD ESSERLO.
COLPITI DALLA GENTILEZZA DEL NOSTRO BARISTA PRENDIAMO IL MALLOPPO E RECUPERIAMO LA STRUMENTAZIONE.
OK, ABBIAMO CAPITO L’ANTIFONA. CI ALLONTANIAMO DAL POSTACCIO PRIMA DI PRENDERE ANCHE SCHIAFFI MENTRE IL CHITARRISTA DEI J&S CIRCONDATO DAI MEDIATORI DELL’ONU CERCA DI FAR RIFLETTERE LA PAZZA SCATENATA CHE ANCORA RESTAVA BARRICATA DENTRO LA RENAULT 11 COL «SOLE NASCENTE» SUL VETRO DISEGNATO DA UN EVIDENTE COLPO SUL PARABREZZA.
LUI LE PROMETTEVA AMORE ETERNO IN GINOCCHIO COL CAPO COSPARSO DI CENERE E ANCHE DI FARSI POSSEDERE MEDIANTE CINTURA STRAP-ON, LEI MINACCIAVA DI METTERE FUOCO AI SUOI AMATI NASTRI DEI LAGWAGON E DEI DESCENDENTS.
NOI RIFLETTEVAMO SU QUESTA SITUAZIONE CHE SEMBRAVA ASSOLUTAMENTE NON SBLOCCARSI, PENSANDO «CAZZISSIMI LORO» E LASCIANDO CHE SIA LA NATO A RISOLVERE LA BAGARRE CONIUGALE CON UN INTERVENTO CONGIUNTO DI VARI PAESI DECIDIAMO DI BERCELA SINO A DOMANI DIRIGENDOCI IN ALTRI LIDI DOVE SPERPERARE LA PECUNIA FATICOSAMENTE GUADAGNATA DURANTE QUELLO CHE NON ERA STATO DI SICURO IL CONCERTO DEL SECOLO.
PARTONO LE FOTO, MENO MALE NE RIMANGONO POCHISSIME.
QUANDO TRAPASSI, QUANDO PASSI A MIGLIOR VITA, QUANDO MUORI, QUANDO FINALMENTE TI LEVI DAI COGLIONI, MAGARI PRIMA DEL TEMPO ORAMAI SBATTONO LE TUE FOTO RECUPERATE DAL TUO PROFILO FACEBOOK, QUELLE CON GLI OCCHI ROSSI TIPO CRICETO, PIENO DI BRUFOLI, TAGLIO DI CAPELLI DA DENUNCIA DEL CATASTO, CON UN BOCCALE DI BIRRA DA DUE LITRI A FORMA DI STIVALE IN UNA BECERA REPLICA DELL’OKTOBER FEST A FINE AGOSTO IN UN CIRCOLO ENDAS DI LI PUNTI.
GIA’ SI PRESAGIVA CHE ERI UN COGLIONE.
CI SPOSTIAMO IN DIVERSI LOCALI DELLA MOVIDA ALGHERESE DEL PERIODO CRETACEO DELL’ERA MESOZOICA, IL «LOUVRE» NOTO «LOURDES» PIU’ CHE ALTRO PERCHE’ I PERSONAGGI CHE LO ANIMAVANO AVEVANO UN ASPETTO DA PELLEGRINI ATTENDENTI IL MIRACOLO O IL RISANAMENTO FISICO, PARTICOLARE ERA IL BARISTA UNA SPECIE DI FREAK CON UNA MASCHERA DI UNA CATTIVERIA CHE NON SOLO SFIORAVA IL SATANICO LO SUPERAVA PER FARE IL GIRO E DIVENTARE UN PORPORATO.
ARRIVATI AL POSTO SI RIPRENDE A BERE COME SE NON FOSSE STATO ABBASTANZA IL MOSTRUOSO LIVELLO ALCOLICO RAGGIUNTO ERAVAMO OLTRE LA VELOCITÀ SUPERLUMINALE, AD UN CERTO MOMENTO RIUSCIVAMO A FARE I COLPI DI SOLE ALLA RAGAZZA DEL TAVOLO A FIANCO CON UN SOLO SBADIGLIO.
NEL LOCALE PRATICAMENTE UNO NON CAPIVA CHE CAZZO DICESSE L’ALTRO E VICEVERSA.
«FOLLETTI QUALI FOLLETTI? CHI DICEVA FOLLETTI?» CI DICEVA UN TIPO COI CAPELLI ROSSI ALTO MENO DI MEZZO METRO CON UNA PIPA IN BOCCA.
BARCOLLANDO RAGGIUNGEMMO LA VECCHIA PASSEGGIATA DOVE VERAMENTE AD UN PASSO DAL COLLASSO RIESCO ADDIRITTURA AD AVERE UN DIVERBIO CON UNA EX-RAGAZZA PURTROPPO PRESENTE AL TERRIFICANTE EVENTO MUSICALE, CHE FACEVA PRESENTE COME MI ERO IMBOLSITO NEGLI ULTIMI TEMPI, RISPONDETTI PRONTAMENTE CHE NON ERO LIEVITATO DI PIU’ DEL SUO CULO ORAMAI PENOSAMENTE IN ROTTA DI COLLISIONE COL SUOLO.
UN CUL DE CHEVAL CHE ERA POLO D’ATTRAZIONE MAGNETICA DI OGGETTI DAI TAVOLINI PRESSO I QUALI PASSAVA, TRATTENENDOLI INTORNO A SÈ CON ROTAZIONE SATELLITARE.
DOPO QUESTA PERLA DI CAVALLERIA MI RITROVAVO SVENUTO IN POSA PLASTICA COME IL «MARAT ASSASSINATO» DI DAVID MA DECISAMENTE PIÙ BRUTTO NELLA MACCHINA DI MARCOS CON GIGIO COMPLETAMENTE ESANIME COME ME.
LA NOTA PROSTITUTAZZA CHE PUNTAVA IL BATTERISTA DEI J&S PER VEDERE SE SONO VIVO MI SBATTE IL TACCO 12 DI UNA FINISSIMA SCARPA DA BAGASSONE DA SBARCO IN TESTA, NON BATTO CIGLIO, SONO AL CONCERTO DEI METALLICA IN MESSICO, IN PRIMA FILA, SORRIDO, FACCIO LE CORNA SIAMO ALL’ASSOLO DI MASTER OF PUPPETS, OH YES.
MARCOS LE MOLLA UN CEFFONE «CHE CAZZO FAI STRONZA? LASCIALO STARE STA DORMENDO, NON VEDI?».
MA NON E’ FINITA QUI. NOI COME DICEVAMO PRIMA, DOVEVAMO ANDARE A DORMIRE A CASA DI ALKATRAZ CHE AVENDO UNA SECONDA DIMORA ALGHERESE CI DOVEVA OSPITARE LA NOTTE, TUTTO QUESTO ERA STATO DEFINITO PRIMA DELLA COLOSSALE SBRONZA.
ARRIVATI SOTTO CASA DEL JACK & SPINOTTO ATTENDIAMO INVANO, PERCHE’ ALLA FACCIA NOSTRA S’ERA DIMENTICATO DELL’APPUNTAMENTO ED ERA TORNATO A SASSARI E AVEVA INVENTATO SCUSE ASSURDE PER NON ACCOMPAGNARE QUEL BAGASCIONE E QUINDI NOI NON SAPEVAMO CHE CAZZO FARE SE NON RIMANERE LÌ E ATTENDERE. DIMENTICATEVI CELLULARI E COSE VARIE, PER BECCARE UNA PERSONA IN GIRO MOLTE VOLTE DOVEVI AVERE CULO NON UN TELEFONO.
ALLA FINE IO E GIGIO CROLLIAMO ALL’UNISONO PER TERRA DAVANTI ALL’USCIO DELLA CASA DEL BIDONARO DEVASTATI DALL’ALCOOL E DA UN’IDIOZIA CHE A QUANTO PARE CI HA MINATO PER SEMPRE.
CI RISVEGLIAMO QUINDI CON L’ACCENTO TOSCANO DEL TURISTA IN BICICLETTA, RISPONDIAMO CON UNA BESTEMMIA E UN RUTTO CHE SI ASSOMIGLIA AD UN RUGGITO DI UN LEONE.
CI ALZIAMO E CI ACCORGIAMO DI AVER DORMITO PER TERRA SUL MARCIAPIEDE COME DEI PUNKABBESTIA. MHH BENE, UNA GRANDE SERATA, MENO MALE CI SONO GLI AMICI SU I QUALI CONTARE.
ERANO LE UNDICI DI MATTINA, C’ERA UN CALDO DISGUSTOSO, DOVEVAMO TORNARE A CASA, PUZZOLENTI E SENZA PATENTE.
ERAVAMO ANCHE VESTITI COME DEI DEFICIENTI DA COMPETIZIONE ED AVEVAMO UN MAL DI TESTA ASSURDO, COSA VOLERE DI PIÙ?
CON DIFFICOLTA’ CI ALZIAMO DA TERRA COME SE PESASSIMO 198 CHILI, PRENDIAMO DUE-TRE-QUATTRO BIRRE AL MARKET ALL’ANGOLO, CIPSTER E FONZIES, LA COLAZIONE DEI CAMPIONI, ASPETTIAMO IL PULLMAN IN UN PARCO DOVE FAMIGLIOLE SI ALLONTANANO VEDENDO QUESTI DUE MOSTRUOSI IMBECILLI PRATICAMENTE SPALMATI SULLA PANCHINA, DEI VECCHI CI ALLONTANANO I CANI AVENDO PAURA PER LA SALUTE DEI LORO ANIMALI DA COMPAGNIA.
DOPO UNA SERIE DI TELEFONATE AI REDUCI PER SAPERE COME ERA FINITA LA SERATA PER GLI ALTRI, MINACCIANDO DI RIPERCUSSIONI CORPORALI IL BIDONARO CHE PER SUA FORTUNA SUA AVEVA MOLLATO LA «CACCIATRICE DI FESSI» TIRANDOLE IL PROVERBIALE BIDONE PRIMA CHE IL MITILE POTESSE COMPIERE LA SUA VENDETTA.
TOCCAVA POI PER ULTIMA LA TELEFONATA A CASA PER AVVERTIRE DEL NOSTRO ESSERE PIU’ O MENO IN SALUTE CI LANCIAVAMO NELLA SOLITA PROVA DI INVENZIONE DI SCUSE PIÙ O MENO ORIGINALI, DANDO LA COLPA AGLI ALTRI, AI RAPIMENTI UFO, ALLA PIZZA CHE MI HA FATTO MALE, AL MILLENNIUM BUG, AL BUCO NELL’OZONO E AL NUOVO TERRIBILE DISCO DI CESARE CREMONINI.
DATECI UN AULIN, ANZI DUE.
Nelle diapositive : a) I Tank dell’Onu stazionano e proteggono l’uscita di scena dei Rodeo Clown davanti alla pineta di Maria Pia ad Alghero b) Il telefono cellulare in forze ai Jack & Spinotto nel 2000 d.C. c) I Fonzies, base di ogni “non-cena” che si rispetti d) Ghiacciata, fredda, freddina, calda o caldissima l’importante è che sia birretta (non-ce-ne-fotte-un-cazzo) e) I due turisti norvegesi che improvvisarono una session alcolico/musicale con i RC e J&S in un momento di relax durante la pasquetta a Copenaghen f) Fammi un colpo di Chipsters e scendo
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